Il procedimento è nato da un’indagine del 2008, innescata da un esposto su presunte irregolarità commesse da Ecoemme, società pubblica-privata, attiva nel settore dei rifiuti e composta da Comune di Montesilvano (Pescara), Deco e Comunità Montana Vestina. Le parti, nel corso dell’udienza hanno depositato le rispettive memorie e formulato le richieste.
Per le due società Deco Spa e Ecologica Srl è stata chiesta l’assoluzione perché il fatto non sussiste o non costituisce reato. Secondo le accuse, l’ex sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri si sarebbero attivati per favorire il gruppo Di Zio nel consolidamento di una gestione monopolistica del servizio dei rifiuti a Montesilvano, con indebiti vantaggi anche per la società Ecologica Srl.
Gli altri imputati, oltre a Cordoma e Sospiri, sono Massimo Sfamurri, presidente di Ambiente Spa; Antonello De Vico, ex sindaco di Farindola; Ettore Paolo Di Zio, ex consigliere del Cda di Ecoemme e unico imputato presente all’udienza di questa mattina; Ettore Ferdinando Di Zio, imprenditore; Fabio Savini, ex vice presidente del Cda di Ecoemme; Paolo Cucculelli, tecnico della Comunità Vestina; Giordano De Luca, ex consigliere del Cda di Ecoemme.
Tutti sono accusati di corruzione, con Ettore Ferdinando Di Zio che deve rispondere anche del reato di truffa. Il presidente del tribunale collegiale, Rossana Villani, ha aggiornato l’udienza al prossimo 23 ottobre per le repliche e la sentenza.