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Procede il piano contro le barriere architettoniche a Montesilvano

Montesilvano. Riunione, venerdì mattina in Comune a Montesilvano, tra il consigliere delegato alla Disabilità, Giuseppe Manganiello, il dirigente tecnico Fabio Ciarallo, le dipendenti dell’Ufficio Disabili, il tecnico comunale Marco Brescia e il gruppo dei tecnici incaricati per la redazione del Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Durante l’incontro sono state programmate le varie fasi di lavoro dalla formazione dei tecnici incaricati per la riqualificazione del lungomare, corso Umberto, via Vestina e viale Europa ai sopralluoghi che si svolgeranno nei prossimi giorni. “Fin dal nostro insediamento – ha detto il consigliere Manganiello – insieme all’Ufficio Disabili e agli uffici tecnici comunali abbiamo predisposto tutti gli atti per eliminare le barriere architettoniche presenti sul territorio. Montesilvano è stata da sempre una città molto sensibile alle dinamiche delle persone con disabilità e il Peba non servirà soltanto all’abbattimento di gradini o alla realizzazione di scivoli, ma segnerà il passo per la trasformazione di un territorio sempre più attento all’accessibilità e a facilitare la mobilità di tutte le persone che hanno delle disabilità fisiche e cognitive.

L’architetto Leris Fantini, uno dei tecnici incaricati, ha spiegato che “quando parliamo di Peba ci immaginavamo di abbattere gradini e una serie di ostacoli, invece, grazie anche ad una serie di leggi, il Peba non serve solo a eliminare le barriere architettoniche, ma a dialoga con degli altri piani esistenti o da redigere come il Prg e il Piano per Edilizia e va a intercettare una serie di ostacoli: da quello prodotto da una griglia dello scolo delle acque fino agli arredi urbani. Con il Peba di Montesilvano vogliamo alzare l’asticella del benessere ambientale e della sicurezza dello spazio pubblico, questo è un concetto più alto dell’abbattimento le barriere architettoniche e per una serie di coincidenze cercheremo anche di fornire indicazioni maggiori, perché finora non sono stati concepiti interamente temi per le persone con problematiche cognitive. Nelle scuole queste dinamiche sono state individuate e tra 10 anni con il numero crescente di bambini con autismo avremo degli adulti che dovranno vivere la città in maniera più importante con degli accorgimenti che faciliteranno l’accessibilità. L’orientamento del governo è quello di arrivare ad assumere non solo la Convenzione dell’ONU ma di introdurre una normativa con le linee europee dell’universal design per proiettarci nel futuro. Il Peba servirà per tutti ad innalzare la qualità della vita e la capacità di socializzare”.