L’inchiesta, condotta dal procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi, e dal pm Anna Rita Mantini, oltre a D’Alfonso, vede indagati il suo ex segretario particolare Claudio Ruffini, il capo di gabinetto del sindaco di Pescara, Guido Dezio, l’avvocato Giuliano Milia e il dirigente del servizio regionale del Genio civile di Pescara, Vittorio Di Biase.
“Mi aspettavo di essere il primo a ricevere questo atto e invece per l’ennesima volta lo leggo dalla stampa. Spero di individuare prima o poi questa manina o queste manine così interessate allo spettacolo giudiziario”, dice il governatore. “Francamente – prosegue D’Alfonso – sono molto infastidito e troverò qualche iniziativa per mettere alla berlina coloro che organizzano questa gestualità distributiva prima che l’interessato sappia e conosca”.
Una “spettacolarizzazione – continua il governatore – che non accenna a cessare in Abruzzo e soprattutto a Pescara. Penso di sapere anche qual è la veste dell’ambito delle manine che procedono a distribuire queste carte. Sono manine di contrattualizzati dello Stato – dice D’Alfonso rispondendo ai cronisti – che non riescono a capire che il loro compito è di accertare la verità, non di produrre nocumento alla storia di vita delle persone”. “Mi sembra si tratti di un’inchiesta che farà molta fatica a cercare di mettere in evidenza la distinzione fra verosimiglianza e verità e mi dispiace che farà molta fatica, perché io penso che debba essere facile mettere in evidenza la verità. Io parteciperò anche a questo procedimento giudiziario versando in atti patrimonio conoscitivo e documenti, nella speranza che trovino idoneità di lettura e rilettura. Penso – sottolinea ancora D’Alfonso – che debba essere garanzia del cittadino quando viene sottoposto ad accertamento conoscitivo, che si leggano con attenzione tutti gli elementi. Ricordo che parliamo di una concessione edilizia del 2012 e parliamo di un’attività inibitoria per quanto riguarda le vicinanze del fiume che questa Giunta e questa persona giuridica hanno stabilito come attività inibitoria. Sono pronto ora – conclude il governatore – a rendere ulteriore collaborazione affinché la complessità del diritto urbanistico e amministrativo trovino facilitazione di lettura”.