È quanto previsto nella nuova ordinanza, la numero 348 firmata lo scorso 10 novembre, dall’Ufficio Ambiente del Comune di Pescara.
“Tuttavia non ci basta”, afferma il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi, “consideriamo quel documento solo il primo passo, perché dopo le coperture andranno smantellate le stesse stalle, circa una decina, con la rimozione dei cavalli presenti, con la bonifica dei luoghi e il ripristino delle opportune condizioni igienico-sanitarie. Ovviamente la pandemia, con l’istituzione della Zona Rossa, ci impone di pazientare sino al 10 febbraio, data di scadenza del provvedimento, ma se la stessa ordinanza verrà disattesa chiederemo al Comune di intervenire personalmente, per poi aprire il contenzioso con i proprietari per il recupero delle relative spese, a tutela dei residenti della zona, costretti a vivere in una latrina con miasmi organici intollerabili. Nel frattempo chiediamo alla Polizia municipale di effettuare un sopralluogo urgente sul posto per verificare la presenza segnalata di un cantiere in corso per la costruzione di una nuova stalla, senza alcun cartello che indichi gli estremi del cantiere stesso”.