“Il reparto ha scelto di occuparsi direttamente della somministrazione delle dosi ai propri utenti, grazie alla disponibilità del nostro personale interno, medico e infermieristico, agevolando in maniera rilevante gli stessi malati che possono così beneficiare del vaccino direttamente negli spazi destinati alla loro cura, senza la necessità di recarsi all’esterno, di sottoporsi all’iter della prenotazione e dei disagi relativi agli spostamenti. Ogni settimana effettueremo circa cento somministrazioni, sino a esaurimento della lista dei nostri assistiti”. Lo ha comunicato il Primario facente funzioni dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Ospedale civile di Pescara Dimitri Luisi che sta coordinando le operazioni.
“Si è trattato di un’assunzione di responsabilità nei confronti dei nostri pazienti e di una scelta precisa che abbiamo fatto con piena consapevolezza – ha sottolineato il dottor Luisi -, ovvero quella di farci carico in maniera totalizzante di tutte le esigenze dei nostri utenti. Un paziente oncologico ha un inevitabile aggravio di oneri sulle proprie spalle, legato alle terapie settimanali, alla continua ripetizione degli esami e dei prelievi, ai controlli di follow up, alle visite continue che lo portano da un ambulatorio all’altro. Sicuramente la vaccinazione anti-Covid 19 per gli oncologici è un’operazione emergente e fondamentale per proteggere se stessi e anche i propri cari, perché è evidente che l’infezione da Sars-Cov-19 su un paziente oncologico può avere effetti ancor più devastanti che su chiunque altro. Per questa ragione, consapevoli dell’urgenza di procedere alle somministrazioni destinate ai nostri assistiti, quando ci hanno proposto di eseguirle personalmente in reparto, ho colto subito la palla al balzo, potendo contare, peraltro, su uno staff medico e infermieristico interno d’eccellenza, che non si risparmia mai e che si è reso subito disponibile ad affrontare anche questa nuova sfida contro il tempo”.
“Le somministrazioni – ha ancora detto il dottor Luisi – verranno garantite ai nostri pazienti oncologici in terapia, a coloro che hanno da poco scoperto una neoplasia e devono cominciare la terapia, e a coloro che invece sono in follow up ma hanno sospeso la terapia da meno di sei mesi. Parliamo di un numero rilevante di utenti e secondo i nostri programmi riusciremo a effettuare almeno 30 vaccinazioni al giorno, per tre volte a settimana, quindi circa un centinaio di somministrazioni a settimana, assicurando al paziente massima assistenza sia nella compilazione dei moduli informativi pre-vaccino, sia nella fase di osservazione post-somministrazione, negli spazi appositamente allestiti. Questo significa consentire ai nostri utenti di non doversi sobbarcare tutta la trafila degli spostamenti logistici che è un peso spesso ingestibile per i malati, ma anche per i caregiver che vivono la malattia al loro fianco ed è un ulteriore sostegno che con il reparto ho scelto di assicurare loro”.