Nel mese di settembre, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, grazie all’analisi di rischio condotta incrociando le risultanze delle banche dati a disposizione del Corpo ed attraverso un’articolata indagine di natura penale e tributaria, hanno individuato un noto imprenditore pescarese operante nel settore della somministrazione di pasti ed alimenti, il quale, attraverso tecnicismi contabili illeciti, ha costituito crediti fittizi nei confronti dell’Erario, che venivano poi utilizzati per evitare il versamento di rilevanti somme relative ad imposte e tasse dovute per diverse annualità.
Nello specifico, il contribuente ha artatamente dichiarato di aver versato in nei primi anni 2000 imposte in eccedenza rispetto a quelle dovute. Tali somme, asseritamente versate, sono successivamente state utilizzate per compensare indebitamente Iva, Ires e Irpef relativamente agli anni d’imposta 2017 e 2018.
Le indagini hanno consentito di acclarare l’inesistenza di tali crediti e di denunciare il soggetto per compensazione di crediti inesistenti. L’ammontare dei tributi non versati è stato quantificato in 1,4 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Pescara, facendo proprie le tesi investigative della Finanza, ha richiesto e ottenuto dal Gip il sequestro, oltre all’applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo anche per equivalente nei confronti del contribuente, per una ammontare pari al profitto del reato.
Pertanto, nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro disponibilità finanziarie ed immobili di proprietà o nella disponibilità dell’indagato per un ammontare pari a 1,4 milioni di euro.