In particolare, nel campione è stata individuata la presenza di idrocarburi con un numero di atomi di carbonio da 10 a 40 (C10-C40).
“Grazie alla tempestività del personale Arta – ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia, Maurizio Dionisio – abbiamo verificato ciò che risultava plausibile ad una prima valutazione, ovvero la presenza nelle acque interessate dallo sversamento di una miscela composta da gasolio e altri olii pesanti con caratteristiche tali da poterli ricondurre nel novero degli olii combustibili”.
Lo scorso sabato 20 agosto, i tecnici del distretto Arta di Pescara, a seguito di alcune segnalazioni giunte anche tramite i canali social, hanno eseguito prelievi di acqua per il campionamento sulla sponda sud del fiume, in corrispondenza dell’azienda nautica Il Gabbiano. Nella giornata odierna, gli stessi tecnici dell’Agenzia hanno anticipato le analisi di routine sul tratto di mare a ridosso della foce del fiume Pescara per verificarne la balneabilità.
Nello specifico, sono stati effettuati prelievi per il campionamento nella zona di via Leopardi ed a cento metri in direzione Sud del molo del Porto turistico. In questo caso, oltre alle analisi batteriologiche tese a rilevare tracce di escherichia coli ed enterococchi intestinali, verranno effettuate anche indagini tese a rilevare l’eventuale presenza di idrocarburi riversati in mare dal fiume.
“L’auspicio – ha detto ancora il direttore Arta – è che l’interessamento del tratto di porto canale e la quantità degli inquinanti non pregiudichino la qualità del mare e quindi delle acque di balneazione. Attendiamo fiduciosi gli esiti delle analisi previsti nella giornata di domani”.