Pescara: storico accordo tra Comune e RFI per riorganizzare i servizi della stazione

Stamattina la firma dell’intesa fra Comune di Pescara e Rete Ferroviaria Italiana, un accordo di grande importanza, parte integrante della riqualificazione delle aree di risulta, mediante la realizzazione del “parco centrale” e la riorganizzazione dei servizi insediati nella stazione di Pescara centrale.

 

“Si accorciano le distanze fra il disegno e la realtà di hub intermodale che è l’essenza del progetto di Parco Centrale che approderà in aula per la discussione entro breve – così il sindaco Marco Alessandrini – L’accordo che firmiamo oggi è il risultato concreto di un’interlocuzione di alto livello avuta con Rete Ferroviaria Italiana che ringrazio, in quanto il colosso infrastrutturale delle ferrovie di Stato condivide con il Comune la necessità di un potenziamento della stazione di Pescara e dell’area prospiciente, con collegamenti che nel realizzando parcheggio sotterraneo porteranno direttamente al plesso ferroviario e consentiranno l’uso dei tanti spazi della stazione. La struttura oggi è testimonianza di un passato di grandiosità che puntava a volumi che con il tempo sono rimasti vuoti o inutilizzati. In linea con le nuove Norme Tecniche di Attuazione comunali, questo accordo punta a facilitare l’utilizzo di tali spazi che sono vocati a una finalità pubblica, per rendere migliore la vita dei viaggiatori e offrire servizi primari e secondari ad essi e alla città. Target che oggi ci fa compiere un passo in avanti verso Pescara 2027, il primo secolo della città e verso la sua modernizzazione, attraverso la fattiva collaborazione con altri soggetti istituzionali. Voglio a tale proposito fare un ringraziamento pubblico a Stefano Civitarese Matteucci per il grande lavoro che ha fatto sull’area di risulta e su questo protocollo, come al consigliere Ivano Martelli che accompagna con la sua attenzione ogni passo avanti di queste aree rimaste senza una destinazione troppo a lungo e al vicesindaco Antonio Blasioli, che raccoglie la fiaccola di Stefano e accompagnerà il progetto del parco centrale in Aula. Intanto una rivoluzione è partita da oggi e troverà i primi riscontri nella rimessa in moto della nostra stazione e negli altri passi che prevede il progetto e che condivideremo con i portatori di interessi e la città”.

“Questo Protocollo – ha detto l’Ad di Centostazioni (Gruppo FS) Sara Venturoni – è il risultato di un percorso di collaborazione positiva con l’Amministrazione locale che si colloca all’interno di una rinnovata centralità delle stazioni ferroviarie nella strategia di Rfi. Come Gruppo abbiamo un piano decennale di sviluppo che vede l’azienda FS riposizionarsi come azienda di mobilità, integrata, sia per quanto riguarda i servizi sia per quanto riguarda l’infrastruttura e questo passa attraverso una progettualità che integra nella stazione il ruolo di nodo trasportistico e centro di servizi intermodali di utilità per i viaggiatori e più in generale per i cittadini.”

“Con la collaborazione di tutti si è riusciti a trovare – sottolinea Giulio Del Vasto, Direttore Territoriale Produzione Ancona di RFI – la via migliore per garantire l’interconnessione fra stazione e città e per facilitare la mobilità integrata del viaggiatore, su cui siamo già impegnati fattivamente. Stamane infatti abbiamo inaugurato il rinnovo delle 5 scale mobili dentro il plesso della stazione centrale ed entro 30 giorni avremo 5 nuovi ascensori a servizio del pubblico. Stiamo lavorando all’innalzamento marciapiedi della stazione per renderli aderenti agli standard tecnici di interoperabilità. Tutto questo grazie a fondi in parte già stanziati, e in parte da reperire nell’ambito del contratto di programma conto investimenti”.

“Il nostro sogno è realizzare un grande parco centrale e disegnare l’attrattività necessaria dentro l’area di risulta – conclude il vicesindaco Antonio Blasioli, con delega al Parco Centrale – Da qualche giorno abbiamo dei cartelli che lo indicano, sappiamo di certo che l’intermodalità punta a fare di quelle aree il cardine del progetto, il cui fine è rendere attraversabile in modo sostenibile l’area di risulta, anche dai mezzi pubblici extraurbani che devono scendere e non transitare davanti alla stazione perché chi scende dal treno abbia il viale centrale e il mare di fronte. Intermodalità significa rendere possibile lo scambio fra gomma e ferro. Non è possibile pensare a un grande progetto senza colmare il vuoto urbano dell’area di risulta, per questo abbiamo costruito un percorso con tutti i soggetti coinvolti. Lo facciamo con RFI, con un’intesa che porta servizi al cittadino e al viaggiatore e spazi, circa un quinto degli oltre 8.000 metri quadri delle aree interessate dall’intesa, infatti, vanno alla comunità con destinazioni che decideremo insieme. Grazie a RFI per la grande collaborazione, tra 90 giorni ristipuleremo con loro un nuovo comodato d’uso di alcune aree che sarà in essere per ulteriori 25 anni. Come amministrazione di centrosinistra siamo certi che la sicurezza non si conquisti militarizzando le aree pubbliche, ma restituendo ad esse vita e vocazione”.

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