L’episodio è accaduto a Pescara la notte scorsa: il giovane era stato fermato dai poliziotti dopo aver lanciato dalla finestra della sua abitazione una busta poi recuperata e contenente sei grammi di cocaina e 50 grammi di eroina, due bilancini di precisione ed alcune confezioni di Suboxone.
L’intervento della polizia presso l’abitazione del 28enne era collegato all’aggressione subita, poche ore prima, da un 43enne senegalese, regolarmente residente a Pescara che si era recato in Pronto Soccorso riferendo di essere stato aggredito con pugni e ferito con un coltello da una persona da lui conosciuta. Lo straniero, medicato per un trauma cranico facciale, per una ferita lacero contusa alla bocca e per una ferita da taglio al collo e dimesso con una prognosi di 21 giorni, ha poi riferito che poche ore prima si era recato al Ferro di Cavallo, in via Tavo, per acquistare sostanza stupefacente dal giovane che lo ha colpito al volto con diversi pugni, prima di impossessarsi, sotto la minaccia di un coltello, del suo telefono cellulare.
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile e dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica Fabiana Rapino, hanno permesso di risalire al 28enne che era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Nei pressi della sua abitazione poi i poliziotti hanno trovato tracce ematiche e in casa lo stupefacente di cui si era disfatto all’arrivo della polizia che ha poi sequestrato anche un coltello sporco di sangue e uno straccio per pavimenti intriso di acqua e sangue, e verosimilmente utilizzato per tentare di cancellare le tracce della precedente colluttazione.