Pescara. Il Consiglio Comunale nella seduta odierna ha dato il via libera al Masterplan, il documento di indirizzo strategico con cui l’Amministrazione riprogramma sviluppo, rilancio e crescita di una sezione importante della città.
L’area in questione è quella a sud che ricomprende le attuali strutture sportive comunali, l’Università, la Riserva dannunziana e le aree limitrofe. L’atto è passato con i voti della maggioranza, l’astensione del centrodestra e il voto contrario del Movimento 5 Stelle.
“Con l’approvazione del Masterplan si segna una fase determinante per la costruzione della Pescara del domani – così il sindaco Marco Alessandrini– Abbiamo operato su un lavoro impostato con grande passione e competenza dall’ex assessore Stefano Civitarese per l’Amministrazione e per la città, cosa di cui lo ringraziamo. Abbiamo oggi uno strumento di pianificazione e programmazione innovativo, uno strumento-processo in grado di esprimere e manifestare in maniera tangibile un’idea condivisa di città, costruita fin qui con ampie tappe di partecipazione, aperte a tutti i soggetti coinvolti, una metodologia che continueremo ad applicare. Il Masterplan sviluppa con particolare attenzione il tema della forma dello spazio collettivo, del ruolo e dell’immagine della città con elementi strategici capaci di delineare un nuovo sviluppo e occasioni di crescita che Pescara non può e non deve perdere”.
“Sulla base di un’attenta analisi sia delle condizioni di fatto (e quindi delle carenze rilevate), sia delle aspettative emerse nel corso del processo di progettazione partecipata, il Masterplan delinea gli interventi utili alla creazione di Poli specializzati integrati da un sistema di mobilità sostenibile, fondato sul trasporto collettivo di massa – così l’assessore all’Urbanistica e Programma Complessi Loredana Scotolati– Il Masterplan, dunque, individua un Polo Culturale e della formazione(che riguarda non solo l’Università ma anche ipotesi localizzative di scuole secondarie da porre in diretto contatto con l’Ateneo), per cui prevede interventi alle varie scale, dalla riqualificazione di via Pepe, fino alla realizzazione di un polo scolastico nelle aree dell’ex scalo merci di Porta Nuova, che ricuciono l’esistente e implementano le dotazioni funzionali dell’area già interessata sia dalla struttura universitaria, sia dalle strutture culturali (Aurum, Teatro D’Annunzio, Auditorium Flaiano); un Polo Sportivo,attraverso il potenziamento e la riorganizzazione delle attrezzature già collocate nella zona sud della città; la realizzazione di un Polo del Benessereattraverso la ricomposizione dei Parchi e riserve naturali esistenti nella zona, fino alla riqualificazione del Fosso Vallelunga.
“La costruzione del Masterplan, che non rappresenta un punto di arrivo, ma di partenza nella progettazione di questa ampia zona urbana, ha già visto incontri con i soggetti pubblici e privati a vario titolo interessati, al momento intercettati. In particolare l’Università Gabriele D’Annunzio, con la quale è stata istituita una specifica cabina di regia; l’Anas, in ragione di una riqualificazione dell’ambito attualmente interessato dallo “svincolo a trombetta”; Ferrovie dello Stato, al fine di mettere a punto l’ipotesi di potenziamento della rete ferroviaria locale con la creazione di una nuova stazione a servizio della zona”.
“Sono state chiamate a partecipare a questo processo progettuale anche le categorie a vario titolo coinvolte (residenti, commercianti, ristoratori, studenti universitari, associazioni, esercito e Vigili del Fuoco); ciò ha consentito di “intercettare” anche bisogni e aspettative non risolvibili con la trasformazione fisica del territorio, ma comportanti politiche sociali che dovranno essere affrontate nella fase attuativa dei vari interventi. Il Masterplan correttamente contiene per ciascuno degli interventi immaginati schede descrittive, fabbisogno finanziario e fonti di finanziamento pubblico e privato. Le fasi successive, che sono altrettanto importanti di quella fin qui espletata, potranno ulteriormente specificare i rapporti fra l’Amministrazione comunale, gli Enti interessati e i portatori di interesse, che potranno trasformarsi in ulteriori investitori per la riqualificazione di quest’area importante della città”.
“Con l’Approvazione del Consiglio Comunale si apre una fase nuova e decisiva per una concreta attuazione del processo di riqualificazione urbana che ci vede già al lavoro con tutti i soggetti interessati e coinvolti”.
LA REPLICA DI FORZA ITALIA. “Prima di procedere con l’eventuale realizzazione del nuovo Stadio, dovremo avere garanzie certificate e sacramentate da atti sul futuro riutilizzo dell’attuale impianto ‘Adriatico-Cornacchia’, patrimonio cittadino che non può essere abbandonato al degrado. Inoltre, la futura Caserma dei Vigili del Fuoco non potrà essere realizzata in via Pantini, ma dovrà essere delocalizzata in aree a ovest della città, scongiurando l’effetto Caserma della Guardia di Finanza-bis nel cuore della Riserva naturale dannunziana”.
“Infine priorità assoluta per l’abbattimento dello svincolo a trombetta tra le opere finanziate da Anas e stop agli interventi-spot su viale Pindaro, ovvero all’istituzione del senso unico, che potrà essere valutato solo dopo la realizzazione del nuovo asse di collegamento dietro l’Università ‘d’Annunzio’. Sono questi solo alcuni dei paletti che il centrodestra ha inserito all’interno della delibera sul ‘Masterplan Polo della Cultura e della Conoscenza’ arrivata oggi in Consiglio comunale, emendamenti tesi a tutelare il territorio da colate di cemento e da interventi scoordinati e, quindi, dannosi”, hanno commentato i capigruppo Marcello Antonelli, Fratelli d’Italia, Guerino Testa, e Pescara Futura, Carlo Masci; snocciolando le modifiche proposte dal centrodestra e oggi divenute parte integrante della delibera sul Masterplan.