Pescara. Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Pescara, nei confronti di Marco Tritapepe, che esercitava abusivamente l’attività di dietologo nutrizionista Via Orazio, al civico 152.
Il sedicente professionista era già stato oggetto di attenzione investigativa da parte delle Fiamme Gialle che, sulla scorta di attività info-investigativa, a gennaio 2018 hanno proceduto a una perquisizione, piazza Garibaldi 21, che ha portato al sequestro delle attrezzature utilizzate e documentazione sanitaria riguardante circa 500 pazienti.
Peraltro, imperterrito, il 19 marzo 2018, nel corso di un accesso a fini fiscali, il Tritapepe è stato nuovamente trovato intento ad effettuare consulti medici a vari pazienti per cui, a tal punto, si è proceduto al sequestro anche di tutti i locali –due stanze – di piazza Garibaldi, oltre che delle attrezzature utilizzate e delle cartelle di circa 200 clienti.
A seguito dell’intervento e della divulgazione sui media dell’attività di servizio e, nonostante alcuni clienti si fossero rivolti al Tritapepe per verificare se fosse lui il professionista abusivo oggetto dell’intervento, l’uomo ha negato ogni circostanza e coinvolgimento, continuando ancora la propria attività. Il tutto con lo stratagemma di spostare il proprio studio e luogo di ricevimento in via Orazio, a pochi metri di distanza.
I finanzieri hanno così ulteriormente proseguito gli accertamenti, assumendo informazioni da ulteriori clienti e, all’esito delle attività investigative e dell’accertata reiterazione dell’esercizio abusivo dell’attività, la Procura della Repubblica di Pescara, ha inoltrato richiesta di sequestro preventivo, accolto dal Gip.
Il provvedimento giudiziario è stato ora eseguito dai finanzieri che, all’atto dell’accesso ne i locali di via Orazio, hanno colto in flagranza Marco Tritapepe intento a visitare pazienti, e sottoposto a sequestro i nuovi locali e attrezzature utilizzate dall’abusivo. Ovviamente nei confronti del medesimo seguiranno gli sviluppi dell’intervento anche ai fini fiscali per la verifica del trattamento dei ricavi conseguiti dall’illecita attività.
La Procura della Repubblica di Pescara ha rilasciato specifico nullaosta alla comunicazione dei dati riguardanti le attività del Tritapete, affinché i clienti dello stesso possano essere portati a conoscenza dell’abusività della professione medica dallo stesso esercitata e, di conseguenza, siano messi in grado di denunciare i loro casi alla Magistratura ed alla Guardia di Finanza nonché di tutelarsi nelle sedi ritenute più opportune.