Pescara, sede della Regione nell’area di risulta: “grande opera ambientale”

Riunito il Consiglio comunale pescarese in sessione straordinaria per discutere sul futuro dell’area di risulta su cui ci sarà l’ubicazione della sede unica regionale.

Pieno sostegno al progetto dalla Lega, che tramite il suo Capogruppo Vincenzo D’Incecco, vede nella riqualificazione del sito un volano per lo sviluppo economico della Città e dell’intera Regione. “Dopo oltre vent’anni e innumerevoli progetti di pianificazione caduti nel vuoto quest’amministrazione, in piena sinergia con il Governo regionale, è riuscita a concretizzare un progetto totalmente pubblico per riqualificare un’importante area nel cuore della Città con la realizzazione della sede unica regionale che non toglierà nemmeno un centimetro né al parco di 6 ettari ubicato all’interno del sito né ai posti auto presenti. Questo intervento, inoltre, permetterà di far risparmiare più di 2 milioni di euro agli abruzzesi per l’affitto di edifici attualmente utilizzati dalla Regione che risultano inadeguati a soddisfare le attuali esigenze operative e funzionali dell’Ente ma anche per sviluppare un modello di mobilità sostenibile considerando la stazione ferroviaria e il terminal degli autobus a pochi metri. Infine – rassicura Vincenzo D’Incecco – non ci sarà nessun privato che gestirà i beni pubblici, la gestione dei parcheggi rimarrà in capo al Comune. Quest’amministrazione di centrodestra chiude una partita lunga e delicata, ed è chiara la posizione della Lega. Siamo per il futuro, per la razionalizzazione delle spese e dei beni pubblici, per sviluppare al meglio e con efficienza Pescara e l’Abruzzo”.

“Sul progetto di riqualificazione delle aree di risulta di Pescara con la localizzazione della sede della Regione Abruzzo oggi abbiamo due grandi certezze: la prima è che l’iniziativa si caratterizza con la più grande bonifica ambientale di 8 ettari di superficie su 13; la seconda è che realizzeremo subito un Parco di 6 ettari per la città. Io sono personalmente d’accordo sulla localizzazione della sede della Regione su una porzione risicata della superficie, solo 4mila metri quadrati su 13 ettari, e ogni altro approfondimento lo porteremo avanti quando approveremo in Consiglio regionale l’accordo di programma tra Regione Abruzzo e Comune di Pescara”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenendo in aula nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale.

“Francamente dal dibattito aperto ho riscontrato poche verità nella narrazione proposta – ha sottolineato il Presidente Sospiri -: innanzitutto diciamo che la prima opera partita sulle aree di risulta avviene grazie ai finanziamenti lasciati dall’ex Governatore D’Alfonso e parliamo della grande opera ambientale di bonifica del terreno. Il primo lotto prevede l’intervento su 8 ettari, su cui stiamo facendo la caratterizzazione e poi andremo a rimuovere i rifiuti lasciati dalle ferrovie e in alcuni punti scenderemo sino a 3,5 metri di profondità, ed è fondamentale perché ritengo che il grande parco debba sorgere su un sito che non sia una discarica. Dunque l’unica opera oggi veramente partita è grazie ai fondi ereditati dalla precedente giunta regionale ed è la più grande opera ambientale di bonifica di 8 ettari di terreno su 13. Poi, la partecipazione democratica è importante, ma non può guardare con pregiudizio all’opera del pubblico che è sicuramente migliore di quella del privato”.

E ancora: “Per la realizzazione della nuova sede regionale su Pescara, la Regione ha esperito diversi tentativi nei quadranti non centrali della città: ricordo l’epopea della City, da allora le aziende proponenti l’insediamento sono parzialmente modificate, ci sono ancora strascichi giudiziari e la Regione aveva anche sottoscritto un’intesa. Altri progetti proponevano l’utilizzo del Centro Vaccini, al confine tra Pescara e San Giovanni Teatino, a Fontanelle, che ha poi ritirato la propria disponibilità; altra alternativa era l’ex sede Fater – Palazzo Fuksas che però è stata giudicata inidonea per carenza del solaio e per incapacità di contenimento termico. Ma Pescara ha bisogno di una sede vera della Regione visto che per Statuto fondativo la nostra città è sede di alcuni uffici regionali oltre che di alcuni assessorati e questa realtà non è mai stata in discussione. Poi l’ipotesi ex Cofa, che però non era sufficiente, poi abbiamo pensato alla rigenerazione del quadrante di via Passo Lanciano, ma anche quello non bastava e allora dinanzi alla pianificazione già approvata del Comune per la riqualificazione delle aree di risulta abbiamo chiesto se, nel Campo che doveva ospitare un edificio a valenza pubblica, potesse trovare spazio la sede della Regione, che porterà servizi, dunque parcheggi interrati, un edificio che occuperà solo 4mila metri quadrati su 5 piani sui 13 ettari complessivi. Oggi – ha proseguito il Presidente Sospiri – chiudiamo una narrazione di 22 anni in cui tutte le amministrazioni che si sono susseguite hanno tentato di realizzare la riqualificazione delle aree di risulta e la costruzione della nuova sede della Regione. Aveva iniziato il sindaco Carlo Pace, mettendo sul tavolo ogni genere di proposta, pubblica, mista pubblico-privata, parcheggi interrati, semi interrati, silos. Poi le due consiliature del sindaco D’Alfonso che non è riuscito, suo malgrado, a trovare la quadra; poi il sindaco Albore Mascia che ha affrontato il tema della sede della Regione con la City, e non è riuscito a chiudere il dossier delle aree di risulta; poi l’amministrazione del sindaco Alessandrini che ha tentato di riprendere le analisi dei precedenti dossier. Oggi tocca a noi e dopo 22 anni riteniamo legittimo tirare le somme. Il primo risultato sarà bonificare 8 ettari di terreno e dotare la città di un Parco centrale di 6 ettari; sui parcheggi, personalmente non me la sento di impoverire il patrimonio di sosta odierno, dunque numericamente restano quelli di prima. Meglio la leva privata? Non credo, bene la presenza di un grande edificio pubblico come importanza non per dimensioni. E basta parlare di colata di cemento o di palazzo mastodontico se è un progetto che ancora va disegnato, la Regione farà però un investimento che resterà nel tempo”.

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