Dopo il taglio della Diga Foranea e la realizzazione della barriera soffolta, si passa quindi al Molo Nord, finanziato per 15 milioni di euro con fondi del Masterplan.
“Si creerà in questo modo un sistema equilibrato di divisione tra le acque del mare e quelle del fiume che dovrebbe, intanto, migliorare lo stato delle acque litoranee e poi limitare le possibilità di esondazioni e straripamenti del Pescara”, spiega Luigi Albore Mascia, assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Grandi Infrastrutture, “Per entrare definitivamente a regime si dovrà però attendere la conclusione dell’ulteriore fase che, finanziata per 16 milioni di euro con fondi Cipe Ambiente, prevede il completamento del Molo Nord e l’inizio dei lavori della darsena commerciale.
Per quanto riguarda il molo guardiano Nord, il soggetto attuatore è l’Arap che ora potrà procedere alla gara per la stazione appaltante. “Conclusi tutti gli interventi – sottolinea ancora Mascia – il porto di Pescara avrà una nuova configurazione strutturale, con una maggiore proiezione verso il mare, grazie al prolungamento dei moli guardiani che devieranno le acque fluviali e le accompagneranno al largo oltre la diga foranea. Questo ci consentirà di avere nuovi bacini che consentiranno di riattivare i collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico e che in futuro potranno ospitare anche navi da crociera”.
Già la realizzazione della barriera soffolta consente di impedire la miscelazione delle sabbie marine con i sedimenti trasportati dal fiume, una miscela che doveva essere dragata e poi smaltita come rifiuto, con relativi costi. “Ora invece – conclude Albore Mascia – si creerà un deposito di sabbie marine utili e compatibili con il ripascimento di tratti di costa soggetti a erosione”.