Pescara piange Pablo Sax. Domani il funerale laico nella Sala Consiliare

“Pescara saluta con sincero dispiacere l’improvvisa scomparsa di una persona nota a tante generazioni, quelle appassionate di arte che lo hanno seguito nelle sue evoluzioni, ma anche i tantissimi che lo hanno conosciuto per il suo grande amore per il mare e per la natura, condividendo con lui importanti percorsi didattici ed educativi”.

E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, annunciando la scomparsa di Pablo Sax, alias Paolo Sponsilli.

 

“E’ anche stato un illustratore scientifico validissimo e dal 1984, ha collaborato attivamente con il Comune di Pescara prima per la preparazione dell’esposizione del capodoglio, argomento su cui è stato sempre presente e di cui aveva curato l’illustrazione scientifica con una passione e qualità di altissimo livello, insieme al direttore scientifico della struttura, Vincenzo Olivieri, poi per la sezione espositiva anche del Museo del Mare”.

“Un lavoro continuato anche per il centro tartarughe marine”, ricorda ancora il primo cittadino, “a cui si era dedicato con grande trasporto e che si sarebbe espresso al meglio con il completamento della sezione didattica del Museo del Mare. Passioni, quelle per l’ecosistema marino, che avevano contaminato anche la sua arte, conosciuta e amata da tutti, aggiungendo colori e soggetti agli scenari fantastici e psichedelici che lo hanno sempre caratterizzato”.

”Nello stringerci al dolore dei famigliari, ci prepariamo a salutarlo a Palazzo di Città, aperti a iniziative volte a ricordarlo nei luoghi che ha più amato”. Il funerale laico di Pablo Sax si terrà infatti domani, 3 maggio, ore 15 nella Sala Consiliare del Comune di Pescara. Da adesso è aperta la camera ardente all’obitorio di Pescara.

L’assessore Di Iacovo ha poi spiegato che: “Pablo Sax con la sua arte ha creato un mondo marino psichedelico che appartiene ormai al DNA di questa città. Lui era un re discreto, intimo, rock, geniale e senza corona della Pescara underground. Il suo lavoro di artista non era solo bello e di alto profilo, ma ha anche nutrito l’immaginario culturale cittadino integrandosi con locali, i luoghi e con produzioni culturali di tanti altri. Abbiamo perso uno sguardo libero, buono e intenso. E anche un amico. Ultimamente insieme stavamo programmando una sua mostra personale-antologica al Circolo Aternino, è davvero doloroso non aver fatto in tempo, ma faremo certo in modo che quello che è stato e ciò che ha fatto venga ricordato in città”.

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