Pescara. Il procuratore generale Alberto Sgambati, questa mattina davanti alla Corte d’Appello dell’Aquila, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado, a 30 anni di reclusione, per Davide Troilo, l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio della ex fidanzata Jennifer Sterlecchini, avvenuto a Pescara il 2 dicembre del 2016.
In primo grado, davanti al gup del tribunale di Pescara, si procedette con il rito abbreviato. Oggi la parte civile si è associata alla richiesta di Sgambati, mentre la difesa dell’imputato, affidata all’avvocato Giancarlo De Marco, contesta l’aggravante dei futili motivi e chiede la concessione delle attenuanti generiche.
Presenti, in aula, sia l’imputato che la madre e il fratello della vittima, uccisa dall’ex fidanzato con 17 coltellate. All’esterno dell’aula presenti gli amici di Jennifer, che con un sit-in e striscioni chiedono giustizia in attesa della sentenza, che sarà emessa nel pomeriggio.