A dirlo è l’Arta, che in una nota dettagli: “Nel tratto di mare antistante la foce del Pescara, allo stato attuale, non vi sono evidenze della presenza della miscela di gasolio e frazioni di idrocarburi più pesanti (oli combustibili o bitumi) che nei giorni scorsi è stata sversata nel fiume. In particolare, nel punto di campionamento localizzato nella zona di via Leopardi è stato rilevato un valore di idrocarburi pesanti inferiore a 50 microgrammi/litro. Analoga la concentrazione rilevata nel punto di campionamento che ricade a 100 metri in direzione Sud del molo del Porto turistico, dove il dato relativo alla presenza di idrocarburi non desta preoccupazione, attestandosi anch’esso al di sotto dello stesso valore.
“Dalle analisi eseguite da Arta – ha detto il direttore generale dell’Agenzia, Maurizio Dionisio – è stato rilevato un esito favorevole per i parametri chimici, con valori che fugano ogni dubbio circa la salubrità dell’acqua del nostro mare. Possiamo dunque affermare che l’allarme è rientrato – ha concluso il direttore Dionisio – confermando un quadro positivo per quanto concerne la balneabilità lungo tutto il tratto di costa interessato”.
Anche i risultati delle analisi effettuate sul campione prelevato dalla Capitaneria di Porto nella giornata di sabato 20 agosto nelle acque del fiume Pescara hanno confermato gli esiti delle prime analisi dei tecnici Arta. In particolare, è stata rilevata la presenza di solventi organici aromatici e idrocarburi.