Pescara, mense scolastiche: rinuncia anche la seconda ditta, si lavora per il pasto da casa

Pescara. “La Camst ha rinunciato, abbiamo già interpellato la Serenissima con cui ci confronteremo in tempi strettissimi per avere una risposta e far ripartire il servizio di mensa scolastica”.

Così, in una nota, il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e l’assessore Giacomo Cuzzi hanno ufficializzato la rinuncia anche della seconda ditta in lista per la gestione delle mense, dopo la rescissione del contratto con Cirfood, accusata delle intossicazioni alimentari di centinaia di bimbi. Ma con la Camst sono sorti problemi, non risolti nemmeno con le trattative sindacali, per la richiesta di ridurre l’orario di lavoro alle maestranze.

“In mattinata Camst ha formalizzato il suo no alla richiesta di interpello avanzata dal Comune perché prendesse in carico il servizio di ristorazione delle mense, quale seconda ditta classificata in sede di appalto. Contestualmente è partita la richiesta di interpello alla terza ditta partecipante, Serenissima Ristorazione”, aggiungono Alessandrini e Cuzzi, “Siamo perfettamente consapevoli che intorno a questa vicenda c’è una legittima aspettativa di risultati immediati, da parte delle famiglie e dei lavoratori del comparto, ma bisogna ricordare che per volumi economici parliamo del più grande appalto del Comune di Pescara, che le diffuse intossicazioni di giugno hanno aperto uno fronte giudiziario, in cui il Comune si sente parte lesa al pari delle famiglie, e bisogna agire con giudizio, per assicurare la ripresa del servizio alle migliori condizioni e tutelare tutte le parti in causa”.

E proprio su questo tema, oggi pomeriggio si è tenuto un incontro tra amministrazione e i dirigenti dei 10 Istituti Comprensivi cittadini: “Abbiamo fatto il punto della situazione, riferendo ai dirigenti lo stato dell’arte al momento attuale – proseguono sindaco e assessore – Al contempo sono state riferite le istanze che ci sono state presentate dai genitori circa il tempo pieno e forme di organizzazione per la somministrazione di pasti ai bimbi, in attesa della ripartenza del servizio mensa”.

“Dai dirigenti – spiegano abbiamo avuto la massima disponibilità a trovare soluzioni in grado di venire incontro alle famiglie, purché compatibili con la didattica, soprattutto con gli istituti che attuano il tempo pieno e l’orario prolungato di cui non è auspicata la sospensione nel caso in cui la ripartenza del servizio dovesse richiedere più tempo. L’obiettivo comune è quello di favorire la più rapida ripresa del servizio mensa, allineandolo alla partenza del tempo pieno, ipotizzando la metà del mese di ottobre come termine possibile. L’opportunità aggiuntiva del pasto da casa sarà allineata all’avvio del servizio mensa, per esigenze tecnico-organizzative. I Consigli di Istituto provvederanno in tempo utile all’approvazione del regolamento relativo al pasto da casa, a cui le scuole stanno già lavorando e che sarà uguale per tutti gli Istituti e rispettoso delle prescrizioni che saranno impartite dalla Asl”.

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