Pescara, mense: ancora ispezioni dei Nas

Pescara. Nuovi sopralluoghi nei centri cottura che servono le mense scolastiche di Pescara, da parte di Asl, Carabinieri del Nas e tecnici dell’Istituto Zooprofilattico, nell’ambito delle indagini sulla vicenda degli oltre 200 bambini, iscritti in numerose scuole della città, finiti in ospedale con sintomi gastroenterici provocati dal batterio Campylobacter.

Le ispezioni erano finalizzate ad eseguire ulteriori accertamenti e campionamenti. Intanto i militari del Nas, su delega della Procura di Pescara, che coordina le indagini, stanno continuando a sentire i genitori dei bimbi, a margine dell’indagine epidemiologica avviata dall’azienda sanitaria. I laboratori dell’ospedale, inoltre, stanno ripetendo le coprocolture sui campioni nuovamente prelevati sui bimbi, per valutare l’evolversi del quadro clinico. Contestualmente i Carabinieri Forestali di Pescara stanno ascoltando i genitori dei bambini che non sono finiti in ospedale.

Obiettivo degli accertamenti è quello di ascoltare tutte le famiglie degli iscritti nelle scuole coinvolte, oltre al personale, per ricostruire in modo dettagliato la vicenda. Prosegue, inoltre, il lavoro dell’Istituto Zooprofilattico, che sta analizzando i campioni di cibo sequestrati nei centri cottura.

Quattro gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura: sono tutti rappresentanti delle due ditte che, in Ati, gestiscono il servizio di refezione scolastica. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose.

Solo due giorni fa, i carabnieri hanno prelevato dagli uffici del Comune di Pescara una copiosa quantità di documenti inerenti la gara d’appalto del servizio di refezione scolastica: un contratto quinquennale da 16 milioni di euro vinto dall’associazione di impresa composta da Cir Food (in foto, la sede emiliana) e la Bio Ristoro Italia.

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