I mezzi fuori uso non erano stati sottoposti alle operazioni di bonifica dei componenti pericolosi: accumulatori al piombo esausti, rifiuti costituiti da motori elettrici, elettrodomestici fuori uso, rottami di ferro, plastica, rame, cavi elettrici triturati e barattoli di vernice contenenti residui pericolosi, serbatoi e bombole contenenti Gpl non opportunamente bonificate.
Il responsabile aziendale è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazione della normativa ambientale vigente, D.Lgs. 152/2006 del Testo Unico Ambientale. Il controllo è stato eseguito nei confronti di un’azienda dedita al recupero e preparazione per il riciclaggio di rottami ferrosi nonché di demolizioni di autoveicoli fuori uso.
Nel corso dell’attività, le Fiamme Gialle hanno riscontrato violazioni al Testo Unico Ambientale per attività illecita di gestione di rifiuti pericolosi e non, trattamento di rifiuti costituiti da cavi in rame in assenza della prevista autorizzazione, e illecito smaltimento di rifiuti di natura fangosa costituiti da olii minerali, realizzato illecitamente una discarica abusiva di rifiuti speciali e non, ed effettuato la gestione dei rifiuti in difformità alla Determinazione n. DPC 026/2 del del 2 gennaio 2019 ed al D.Lgs. 209/2003.
Al termine del controllo è stata posta in essere la misura cautelare del sequestro preventivo dell’intero sito aziendale di circa 8.400 mq, nonché di tutti i rifiuti principalmente a matrice ferrosa e non, illecitamente stoccati. Analoga misura cautelare è stata applicata a due automezzi illecitamente utilizzati per il trasporto e conferimento di rifiuti a matrice ferrosa e non, privi di qualsiasi autorizzazione necessaria a tale attività.