Pescara. Sono state condannate a nove anni di reclusione ciascuna, dal tribunale collegiale di Pescara, tre donne di origine romena riconosciute responsabili di tentato omicidio e rapina per una lite, avvenuta nel 2012, a causa di uno spazio conteso per prostituirsi.
Le imputate, assistite dagli avvocati Giancarlo De Marco e Tullio Zampacorta, sono Loredana Ancuta Plesa, 27 anni, Daniela Iuliana Vintila, 25 anni, e Mihaela Iuliana Crusoveanu, 27 anni. La sera del 31 maggio, alle 22.20, lungo la riviera di Pescara, nei pressi dell’incrocio con via Solferino, aggredirono altre due prostitute, che all’epoca dei fatti avevano 22 e 24 anni e che stavano stazionando sul marciapiede in attesa di clienti.
Secondo quanto ricostruito dal pm Salvatore Campochiaro, che aveva chiesto una condanna a 13 anni e 8 mesi per Crusoveanu, e a 12 anni e 2 mesi per le altre due, Plesa avrebbe colpito con una mazza una delle due donne, mentre le due complici si sarebbero scagliate contro l’altra prostituta sferrandole calci e pugni. Poi Crusoveanu avrebbe colpito al torace, con un coltello, una delle due giovani, che si accasciò a terra e finì in ospedale in prognosi riservata.
“Vi è stato – è scritto nella perizia medica – pericolo di vita per la persona offesa”. Subito dopo l’aggressione, le tre donne cercarono di fuggire, ma grazie alle segnalazioni dei passanti furono rintracciate e arrestate dalla polizia. In un giardino venne anche rinvenuto il coltello a scatto utilizzato per ferire una delle due vittime. Una delle imputate, inoltre, fu sorpresa, all’interno dell’auto della polizia, mentre tentava di occultare un telefono cellulare sottratto ad una delle due prostitute durante l’aggressione.