Nella mattinata di oggi il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha effettuato un sopralluogo al depuratore Aca, dove sono in corso i lavori di ampliamento finalizzati a renderne la capienza quattro volte superiore a quella attuale.
“Ho voluto questo sopralluogo perché la città avesse cognizione che i lavori annunciati sono in corso e serviranno a rendere più capiente questa fondamentale infrastruttura e a migliorare le condizioni di fiume e mare – così il sindaco Marco Alessandrini – Il complesso di questi primi lavori gode di finanziamenti pari a 12.500.000 euro che uniti a tutti gli interventi sul sistema idrico integrato della città di Pescara, diventano 32 milioni, una cifra imponente, mai richiesta dalle amministrazioni che ci hanno preceduto e mai concessa prima dalle Regioni che hanno preceduto quella a guida D’Alfonso”.
“Il progetto già finanziato”, spiega ancora il Sindaco, “è articolato in più passaggi e prevede la realizzazione del nuovo sistema di pretrattamento potenziato, la realizzazione di una nuova vasca di ossidazione da 18.000 mc circa e la realizzazione di nuove vasche di sedimentazione mediante trasformazione dei sedimentatori primari e altre opere accessorie. Con gli ulteriori 4 milioni si effettuerà il potenziamento delle attuali vasche di ossidazione, si realizzerà una nuova sedimentazione secondaria e una nuova vasca di disinfezione finale con annessa sezione di microfiltrazione e disinfezione ultravioletti”.
Il cronoprogramma prevede 18 mesi di lavorazioni. “Il nostro obiettivo”, conclude Alessandrini, “condiviso in primis con la Regione che è un prezioso motore di questa azione insieme all’Aca, è arrivare a una netta separazione fra le acque bianche e nere, allo scopo stiamo inoltre affrontando i problemi che vedono in città un intreccio di sottoservizi che complica ma non ferma tale operazione. E’ necessario agire per invertire la tendenza portata dallo sviluppo caotico che la città ha avuto, ossia quella di non aver considerato l’ambiente come bene da tutelare in ogni azione”.
“Il progetto è finanziato per il 20 per cento con fondi Aca, oltre che con le risorse dello Sblocca Italia e Masterplan – illustra il presidente del Cda Aca Luca Toro – Si tratta di un cantiere a cui teniamo molto, perché è il primo stralcio di un’azione fondamentale e concreta per migliorare sia l’attività depurativa della città che la salute del fiume e, di conseguenza, quella del mare. Una “sfida” che vede già da tempo operativi su tutto sistema depurativo. Contestualmente a questi interventi stiamo realizzando anche una linea fognaria in via Raiale che non c’è: circa 400 m lineari di fogna che collegherà al depuratore anche questa zona. Segni di un’attenzione e di un lavoro che ci vede in prima linea nel rispetto delle normative e dell’ambiente”.
“E’ in corso la campagna di campionamento per il riutilizzo dei fanghi e a fine febbraio si porterà via il materiale nella sezione dove realizzeremo la vasca – spiega il direttore tecnico Lorenzo Livello – si scende di 2,5 metri per costruire vasca da 17.000 metri cubi, da giugno 2018 sarà pronta a febbraio 2019. Le operazioni di costruzione di una nuova unità biologica sono anticipati alla bonifica dell’area attualmente occupata da fanghi di depurazione, è la parte più importante, che comincerà a marzo 2018 e finirà a settembre. Tutto questo ci consentirà una trasformazione sui fanghi, per evitare che escano con i reflui e a estate 2019 i lavori saranno finiti e la capacita depurativa potenziata”.