Pescara. Il Consiglio Comunale di Pescara, nell’approvare il documento unico di programmazione, aa sancito definitivamente la destinazione dell’area dell’ex campo Rampigna a parco archeologico.
Soddisfazione per L’Archeoclub di Pescara, che in una nota afferma: “Si conclude quindi positivamente una prima fase importante di una battaglia che iniziammo nel 2018 e che portammo poi avanti insieme atre associazioni, fra cui Italia Nostra, riunitesi nel Comitato Rampigna, incontrando ostacoli, incomprensioni, posizioni contrarie”.
“Le risorse finanziarie necessarie per iniziare ora un vero lavoro scientifico, a prescindere dall’eventuale contributo ministeriale”, prosegue l’Archeoclub, “non sono assolutamente elevate se si utilizza l’importante collaborazione dell’Università D’Annunzio e del volontariato culturale: basta sedersi intorno ad un tavolo ed iniziare una concreta programmazione”.
“Ci auguriamo che questo, insieme al recupero del bastione San Vitale della piazzaforte cinquecentesca, costituisca un primo passo per sviluppare negli anni futuri un programma volto al recupero completo della nostra storia, che passa per la realizzazione di un museo della città, la creazione di un vero parco archeologico-paesaggistico del Colle del Telegrafo, il restauro di Fonte Borea, l’effettuazione di scavi archeologici nei siti della città già noti e salvatisi dalle gravi distruzioni provocate da una passata edilizia selvaggia e di rapina, il recupero del mosaico romano sulla golena fluviale, il trasferimento della questura. Sono progetti certamente ambiziosi ed impegnativi la cui realizzazione andrà diluita nel tempo, forse nei decenni, ma a contribuire ad essa vanno chiamate le forze migliori della nostra economia, delle fondazioni bancarie, del volontariato culturale, dell’università oltre alla Regione Abruzzo”, conclude la nota dell’Archeoclub.