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Cronaca Pescara

Pescara, finti trasporti per pazienti defunti o in vacanza: Asl truffata per 40mila euro

Pescara. Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno concluso un’attività di polizia giudiziaria sui servizi per gli interventi di soccorso in emergenza – 118 – e dei cosiddetti trasporti secondari-infermi, con particolare riferimento ai pazienti dializzati.

Questi ultimi, nella maggior parte dei casi, vengono affidati ad associazioni ed enti esterni convenzionati con l’Asl di Pescara, anche a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Baraldi del 2011, che prende il nome del sub-sommissario per l’attuazione del piano di rientro della Regione Abruzzo.

Tale Decreto, in sostanza, disponeva che le aziende sanitarie si impegnassero a verificare che il numero dei viaggi programmati venisse ridotto, cumulando i pazienti trasportati, ove ovviamente possibile, senza ledere la qualità del servizio.

In tale ambito, è stato accertato che uno degli organismi di volontariato in convenzione ha proceduto sistematicamente ad indicare costi per trasporti di pazienti in misura notevolmente superiore. Nello specifico, venivano addebitati al servizio sanitario nazionale molteplici trasporti singoli quando, invece, erano stati effettuati trasporti cumulativi ovvero venivano indicati, addirittura, trasporti di persone che risultavano decedute da mesi.

In un caso è stato addebitato alla Asl, a seguito di un evento traumatico, il trasporto di una persona, da una località fuori regione in cui si trovava in vacanza, al proprio domicilio, senza alcuna autorizzazione e in assenza dei requisiti di legge.

L’organismo di volontariato, nel solo anno 2017, anno in cui ha iniziato ad espletare con continuità il servizio, ha rendicontato illecitamente somme non dovute per circa 40mila euro, poi liquidate dalla Asl pescarese. L’indagine delle Fiamme Gialle ha impedito che l’attività illecita si protraesse nel tempo, cagionando ulteriori danni alle casse pubbliche.

I responsabili sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per truffa aggravata ai danni dello Stato e lo stesso Organismo è stato segnalato per violazione della normativa in materia di responsabilità amministrativa degli enti.

A seguito delle accertate vicende è stata, altresì, notiziata la Procura Regionale presso la Corte dei Conti di L’Aquila per il danno erariale emergente.