La procedura di gara, per un importo complessivo di 1.214.014 euro, è partita dopo il trasferimento degli utenti: in particolare, 63 i nuclei familiari – tutti regolarmente in possesso dei requisiti di legge – già destinati a nuovi alloggi e altre 9 famiglie sono attualmente in corso di trasloco.
Sono stati adottati 18 procedimenti di sfratto e 12 decadenze dall’assegnazione. Il ricollocamento degli assegnatari regolari, ha precisato il presidente dell’Ater Mario Lattanzio, è stato reso possibile grazie ai fondi regionali che hanno consentito all’ente di sistemare gli alloggi da riassegnare.
Il provvedimento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e il sindaco di Pescara Carlo Masci.
“La demolizione è un risultato storico – ha detto il presidente Marco Marsilio -. E’ un primo passo mirato a cancellare quella vergogna. Abbattere un immobile che, dal punto di vista urbanistico e architettonico, ha favorito per anni l’insediamento di attività illecite e protetto i criminali, è un obiettivo importante raggiunto a favore della Città di Pescara. Al loro posto ci saranno 56 nuovi alloggi: saranno destinati a persone per bene. Grazie alla nostra legge di riforma, infatti, che ha disciplinato l’accesso agli alloggi popolari, abbiamo allontanato i criminali. I 56 nuovi alloggi saranno funzionali e moderni, e consentiranno di vivere in maniera civile; verranno assegnati in base a graduatorie. Restituiremo alla Città un quartiere che per decenni, purtroppo, è stato agli onori della cronaca come un brutto esempio”.
A gennaio partiranno i lavori: dovranno essere ultimati entro 120 giorni.