Duro l’intervento di Pescara Viva, associazione degli esercenti di pub e ristoranti del centro di Pescara, allarmati anche dal Piano di Risanamento Acustico che “senza nemmeno una telefonata di preavviso, venerdì andrà alla discussione del Consiglio Comunale”, come spiegano in una nota.
“Un documento che”, prosegue Pescara Viva, “pensa di azzerare decenni di scelte urbanistiche addossando agli esercenti ogni responsabilità sul rumore di un quartiere intero e i relativi costi di attrezzature, personale specializzato, semafori, centraline, divieto di asporto e via fantasticando con soluzioni che non hanno eguali in Italia, pur ammettendo nella stessa relazione che a contribuire al disagio dei residenti sono in maniera determinante il rumore antropico dopo la chiusura delle nostre attività e gli interventi di lavaggio stradale e raccolta dei rifiuti”.
“Il Comune di Pescara, dopo aver pedonalizzato l’area, riqualificata e rilasciato le autorizzazioni alle aperture anche fino a pochi mesi fa”, incalzano gli esercenti, “ora pensa di risolvere tutto uccidendo in piena estate i pubblici esercizi, adottando il pugno di ferro come se chi lavora, a Pescara, sia il vero delinquenti da combattere. Restiamo basiti, amareggiati e pronti a dare battaglia in ogni luogo istituzionale”.
“Il Consiglio Comunale non approvi quel documento senza conoscerne le conseguenze economiche, sociali, occupazionali ed anche urbanistiche. Si fermino, e ascoltino davvero chi da sempre ha rappresentato una eccellenza della città, un polo attrattivo che tutti ci invidiavano”, conclude la nota.