Pescara. I recenti episodi di cronaca di interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato hanno portato i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, a condurre una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica della corretta erogazioni delle prestazioni di medicina estetica.
I controlli sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.
Ispezionate complessivamente 793 strutture, tra centri estetici e studi medici estetici, rilevando 110 obiettivi non conformi che hanno comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 33 titolari ed operatori, nonché la contestazione di sanzioni amministrative per € 187.000.
In particolare, a Pescara è stato deferito in stato di libertà un medico chirurgo specialista in ematologia, titolare e responsabile di uno studio medico di specialistica chirurgica di Pescara, per avere effettuato prestazioni medico-chirurgiche di natura estetica in locali privi della prescritta autorizzazione sanitaria e risultati carenti dei requisiti tecnologici obbligatori per legge.
I locali e le attrezzature, il cui valore complessivo ammonta ad euro 600.000, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
In Abruzzo i controlli hanno riguardato 61 centri e studi medici. 44 sono risultati non conformi, 5 medici segnalati all’autorita giudiziaria per carenza autorizzativa e 39 alle autorità sanitarie. 54 sanzioni amministrative per oltre 42 mila euro.