Pescara. Sono l’associazione Carrozzine Determinate e l’associazione Accessibilità &Eventi Deaf Aps a denunciare un caso discriminazione subito da una 76enne pescarese in un ufficio postale.
Le due associazioni riferiscono il caso della signora “Anna Di Martino, una donna sorda di 76 anni di Pescara che lunedì 4 luglio è stata vittima di un episodio di discriminazione presso l’ufficio postale numero 6 di via nazionale Adriatica Nord a Pescara”, come spiegano in una nota che riportiamo integralmente.
Cliente della filiale sin dal 1982 con una disabilità pertanto ben nota a tutti, è stata in realtà maltrattata e umiliata dalla addetta allo sportello che, noncurante della barriera costituita dalla mascherina necessaria per il contenimento covid, ha preso in giro senza alcun ritegno la signora facendo scattare finanche il numero successivo ed invitandola poi ad andare con uno sgraditissimo gesto delle mani. È stata poi soltanto la sensibilità e professionalità di un’altra operatrice a richiamare la signora che in lacrime stava lasciando l’ufficio postale senza completare la sua attività.
Le persone con disabilità spesso subiscono vessazioni e discriminazioni ingiustificate, determinate dall’insensibilità e dall’assenza di qualsivoglia preparazione delle persone che erogano un servizio pubblico.
“ Sono stata umiliata e derisa, specifica la signora Anna, è inaccettabile che nessuno mi abbia chiesto scusa ed è assurdo che il direttore dell’ufficio postale responsabile in quel momento, o chi lo sostituisse, non sia intervenuto a tutelare il diritto di un cittadino sordo e non abbia redarguito chi è pagato per erogare un servizio uguale per tutti“.
Le associazioni intervenute esternano profonda solidarietà la signora e chiedono al direttore dell’ufficio postale di convocarle l’interessata per porgerle delle scuse ufficiali.
Questa storia pone l’attenzione sul vero problema dell’inclusione delle persone sorde.
L’associazione Carrozzine Determinate e l’associazione accessibilità & eventi Deaf Aps chiedono da tempo interventi efficaci in tutti gli uffici pubblici, specie in questo momento dove la mascherina è un impedimento visivo alla comunicazione.
La piena fruibilità di un servizio pubblico per tutti è il requisito minimo e necessario di una qualsiasi società civile. Auspichiamo un contatto dal direttore di filiale interessato e una nuova politica da parte di Poste S.p.A. Volta a garantire la piena inclusività di tutti i servizi forniti al pubblico.