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Pescara, demolizione del Ferro di Cavallo: assemblea pubblica del comitato “Per una nuova Rancitelli”

Pescara. Sabato 21 maggio, alle 18.45, nei locali della parrocchia dei Santi Angeli Custodi, si svolgerà un’assemblea pubblica sul progetto di demolizione e ricostruzione del Ferro di Cavallo.

Interverrà tra gli altri il docente di Urbanistica della D’Annunzio Piero Rovigatti, che il comitato di quartiere “Per una nuova Rancitelli” ha invitato a “illustrare il progetto nei dettagli per comprenderne meglio conseguenze e ricadute sul territorio”.

“Come noto”, prosegue la nota, “il comitato di quartiere è contrario alla ricostruzione di nuovi alloggi popolari una volta abbattuto il complesso edilizio esistente. Chiediamo invece che l’area ospiti unicamente servizi pubblici e/o strutture al servizio della collettività. È nostra intenzione collaborare con associazioni, forze politiche, amministratori e semplici cittadini, affinché si arrivi alla rivisitazione del progetto dell’Ater approvato a maggioranza dal consiglio comunale”.

“Per questo all’assemblea di sabato sono stati invitati rappresentanti di associazioni e amministratori, in particolare coloro che hanno manifestato contrarietà e perplessità di fronte al progetto di ricostruzione. Ci appelliamo anche a loro affinché un investimento pubblico ingente come quello sul Ferro di Cavallo diventi occasione di un più ampio processo di riqualificazione e di rilancio non solo del quartiere Rancitelli, ma dell’intera Pescara, ispirato a modelli che in altri contesti urbani hanno sortiti risultati encomiabili.
Vogliamo unire le forze con tutti coloro che sono impegnati sul territorio, come è avvenuto e sta avvenendo in altri contesti, quali ad esempio via Marconi o la strada parco, dai cui processi decisionali l’amministrazione comunale ha purtroppo escluso i cittadini che sono i primi portatori di interessi”.

“Invitiamo perciò”, conclude il comitato, “a intervenire all’assemblea nei locali della parrocchia dei Santi Angeli Custodi anche gli organi di stampa, affinché anche dal punto di vista della trasparenza e della divulgazione venga segnato il distacco tra un processo di concertazione, partecipazione e condivisione da un lato, e un progetto imposto e gestito unicamente nei centri decisionali dall’altro”.