Pescara. “Ben venga ogni misura, anche severa, per il contenimento del contagio, ma serve chiarezza. I nostri associati continuano a chiederci informazioni e chiarimenti e in molti casi facciamo fatica a dare risposte. Le autorità locali, che ringraziamo per il grande impegno profuso in questa delicata situazione, dovrebbero chiarire le cose in modo che tutti possano operare nel migliore dei modi e, soprattutto, in assoluta sicurezza”.
Lo affermano il presidente ed il direttore di Confartigianato Imprese Pescara, Giancarlo Di Blasio e Fabrizio Vianale (in foto), a proposito dell’emergenza Coronavirus e dei provvedimenti adottati dal Governo, chiedendo, tra l’altro, a livello locale, il “reset di tutti gli adempimenti per le imprese”.
“Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri – sottolineano – va nella direzione della precauzione e della prevenzione e non possiamo che essere d’accordo. Nella parte in cui si sospendono manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, però, non è chiarito il concetto di affollamento, tanto che il provvedimento potrebbe essere soggetto a diverse interpretazioni. Chiediamo quindi al Prefetto, alla Regione e al Comune di chiarire il contenuto del decreto, così da consentirci di collaborare e di dare informazioni utili agli associati. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di prevedere un tavolo di confronto tra istituzioni e associazioni di categoria, così da poter approfondire le misure da adottare, fornendo risposte concrete agli operatori”.
Per Confartigianato, inoltre, “in questo momento delicato, con gli operatori già vessati da una situazione economica difficile, è necessario sospendere tutti gli adempimenti delle imprese, intervenendo sulla fiscalità su tutti i livelli, da quella regionale a quella locale. E’ inoltre necessario – aggiungono presidente e direttore – prevedere sgravi e agevolazioni destinati a tutti coloro che, a causa della eccezionale situazione in corso, non riescono a pagare l’affitto. Al sindaco di Pescara, Carlo Masci, e a tutti i primi cittadini dei comuni della provincia lanciamo un appello: bloccare il pagamento di Imu, Tari e Cosap fino a quando l’emergenza non sarà rientrata”.
Medesima richiesta, ma rivolta ai cittadini, arriva dal centrosinistra: ““La situazione economica delle famiglie pescaresi si sta facendo complessa e pericolosa a causa dell’emergenza coronavirus. Se l’emergenza durerà più delle giornate finora stabilite, la Giunta comunale valuti la sospensione del pagamento delle rate del 31 marzo dei tributi locali”, chiedono i consiglieri comunali del centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Giovanni Di Iacovo e Mirko Frattarelli.
“Le difficoltà riguardano le imprese e i privati cittadini, perché il blocco economico sta condizionando la stabilità di migliaia di posti di lavoro – spiegano i consiglieri del centrosinistra – ecco perché crediamo che il Comune di Pescara possa intervenire autonomamente per far slittare le scadenze previste fra qualche giorno. Anche per la chiusura delle scuole, le famiglie stanno affrontando spese impreviste in una situazione di incertezza crescente: chiediamo un gesto di vicinanza alle famiglie, con uno slittamento che consenta loro di affrontare con minore angoscia, almeno sul piano economico, queste settimane di blocco. Un provvedimento di urgenza che non inciderà sul bilancio comunale, vista anche la recente approvazione della richiesta di un anticipo di cassa a costi molto contenuto alla Cassa depositi e prestiti per circa 6 milioni di euro, che produrrà economie e sollievo alle casse comunali”.