Pescara. “Gravissimo e incomprensibile l’aver creato una distinzione tra acconciatori ed estetiste e ancor più grave è l’aver imposto la chiusura dei centri estetici, dopo tutti gli investimenti sostenuti per l’adeguamento ai protocolli di sicurezza, senza aver previsto un indennizzo. Si tratta forse dell’unica categoria costretta alla chiusura, ma senza alcun tipo di ristoro”.
Lo afferma il direttore di Confartigianato Imprese Pescara, Fabrizio Vianale, ricordando che il settore “conta centinaia e centinaia di operatori sul territorio provinciale” e sottolineando che l’associazione, a livello nazionale, “si sta battendo per la riapertura delle attività e, nell’attesa, per ottenere degli indennizzi”.
Più in generale, sul fronte ristori, secondo Vianale, “la compensazione dovrebbe essere, in ogni settore, proporzionale al calo di fatturato, perché poter aprire, nella maggior parte dei casi, in questo particolare momento, non vuol dire avere clienti e lavorare al meglio”. In tal senso, il direttore afferma che “Confartigianato ha apprezzato la risoluzione di maggioranza, approvata a fine novembre dalla Camera, che recepisce la nostra proposta di indennizzare tutti gli imprenditori che hanno subito gravi perdite di fatturato a causa della pandemia, indipendentemente dalla loro appartenenza a settori e ambiti di mercato”.
Per quanto riguarda il settore benessere, “misure come quelle al momento in atto in atto non fanno che alimentare l’abusivismo – sottolinea Vianale – fenomeno che già prima della pandemia rappresentava una piaga del comparto. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto ed ottenuto maggiori controlli per tutelare tutti gli operatori che, nel rispetto delle regole, con senso di responsabilità, sono fermi ormai da settimane, ma alle condizioni attuali il fenomeno sta diventando incontrollabile”, conclude il direttore di Confartigianato Pescara.