“Si continua a procrastinare la situazione di mancata regolamentazione il che equivale alla scellerata “antennizzazione” del nostro Comune con relativa deturpazione di un paesaggio già violentato dal cemento, dove l’unica regola è speculare, dove l’unico bene comune è rendere Pescara sempre più brutta, dove alle tante parole e progetti di innovazione e valorizzazione del territorio, si contrappone solo l’annosa inefficienza, incompetenza e superficialità della classe politica che manca di capacità di visione e applicazione di iniziative”, tuona il Comitato.
“Iniziative, tra l’altro, esistenti nella stessa fascia adriatica in cui le città di mare divengono porta e naturale passaggio obbligato per il turismo collinare e montano; città adriatiche capaci di attrarre un turismo maggiormente consapevole, città attraversate (come avviene ormai nel nord Europa e non solo) a piedi, in bicicletta, città che hanno la potenzialità di inserirsi in reti green economy che spaziano dall’agricoltura, alla ristorazione, all’enologia: ma il politico pescarese rispecchia notoriamente la superficialità del cittadino medio italiano e pescarese!!!”.
“Eppure Pescara avrebbe ancora spazi paesaggistici da valorizzare, proprio in quella zona collinare che sta per essere condannata a morte da un’antenna di 30 metri, proprio in quel versante rimasto ancora favolosamente incontaminato e che si affaccia verso Spoltore e Montesilvano (future gemelle di questa città dannatamente grigia), zona collinare centralmente strategica tra il potenziale parco archeologico del Colle del Telegrafo ed il potenziale Parco Fluviale”, aggiungono.
Lo scorso giovedì 8 febbraio, a detta del Comitato No Antenne, sono ripartiti i lavori in via Valle Furci, “calpestando regole e cittadini che, come al solito, si ritrovano soli, al freddo, per strada, disperati a cercare in ogni modo e con mille sacrifici ad evitare l’ennesimo scempio pescarese”.
“Ed il Comune di Pescara dov’è? I candidati sindaci ed i partiti o movimenti tutti, che si erano impegnati ufficialmente nella passata campagna elettorale di provvedere alla pianificazione degli impianti di telefonia nel territorio di Pescara, dove sono?”, si chiedono ancora i membri del Comitato contro le Antenne.