Pescara. Nella mattinata di oggi si è svolto un tavolo tecnico sulla riqualificazione del Circolo Canottieri La Pescarina, negli uffici del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli.
Al fine di agevolare la riqualificazione del bene, già dichiarato di interesse storico-artistico per il suo valore sociale, architettonico e di memoria per la città; l’Agenzia del Demanio procederà nel più breve tempo possibile a definirne il passaggio da demanio pubblico-ramo marina mercantile a demanio pubblico-ramo storico artistico, e assegnarlo così in gestione al MiBACT, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Durante l’incontro, la Soprintendenza presente con la dottoressa Rosaria Mencarelli e l’architetto Aldo Giorgio Pezzi, ha confermato l’arrivo di 1.800.000 euro dal Ministero ai Beni Architettonici per finanziare gli interventi. Ciò significa che il Demanio, oggi rappresentato da Donatangelo, in attesa della pubblicazione delibera Cipe che renderà disponibile il finanziamento, entro la fine del mese dovrà riprendersi il bene dalla Capitaneria di Porto, per porlo nelle disponibilità della Soprintendenza: di conseguenza viene a cessare la concessione che passava il bene dalla Capitaneria al Comune.
“La Soprintendenza dovrà ora procedere alla progettazione degli interventi, che verrà condivisa ad un tavolo con il Comune di Pescara perché le azioni non siano isolate – così il vicesindaco Antonio Blasioli – con l’auspicio, da parte del Comune, di riuscire a ricomprendervi anche la riqualificazione del vicino Rampigna, puntando magari a riattivare l’antico collegamento che un tempo legava le due strutture sportive”.
“Il tutto avverrà senza disagi per le attività del Circolo Canottieri, che potrà continuare a svolgere le proprie attività nella sede attuale, pur se cessata la convenzione in essere tra Comune di Pescara e Capitaneria, in quanto nel decreto che attribuisce al Circolo l’essere un luogo di interesse culturale, c’è un vincolo che consente agli storici canottieri della Pescarina lo svolgimento della normale vita associativa, con i dovuti accorgimenti anche durante le attività di recupero dell’edificio”.
“Sono felice che si parta”, dice ancora Blasioli, “al fine di recuperare un simbolo a guardiania del nostro fiume che è un esempio di architettura storico/sportiva e sono felice che i Canottieri di D’Annunzio conservino la loro sede storica che venne conservata grazie al subingresso del Comune alla Provincia nella convenzione con la Capitaneria di porto. Ringrazio la Soprintendente e ringrazio l’Arch. Pezzi per la grande sensibilità dimostrata”.