Oggi pomeriggio, Feniello si è presentato dinanzi al cinema Massimo di Pescara, dove si stava svolgendo l’evento di chiusura della campagna elettorale di D’Alfonso per il Senato, cercando di entrare per incontrarlo e contestarlo, reputandolo uno dei colpevoli istituzionali della tragedia che gli ha portato via il figlio.
Non è il primo caso: da mesi, infatti, l’uomo presenzia le manifestazioni pubbliche cercando il confronto acceso con il presidente della Regione.
Poche sere fa, a Montesilvano, la scena si è ripetuta in un hotel dove D’Alfonso era atteso per un comizio: sono intervenute le forze dell’Ordine, sgomberando la sala e bloccando Feniello con la forza.
Anche stasera è stata la Digos ad arginarlo: tutto è stato trasmesso, come anche in precedenza, in diretta Facebook dall’uomo, che alla fine ha desistito minacciando querela nei confronti di chi, a suo dire, gli ha impedito di entrare in un luogo pubblico.