Quattro gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura; sono tutti rappresentanti delle due ditte che, in Ati, gestiscono il servizio di refezione scolastica.
I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose.
Intanto proseguono le indagini dei Carabinieri del Nas e dei Forestali, così come gli accertamenti che l’Istituto Zooprofilattico sta eseguendo sui campioni prelevati in mense e centri cottura. Tutti i centri cottura della città sono stati sottoposti a sequestro nell’ambito degli accertamenti.
“Siamo nelle condizioni per procedere alla risoluzione per inadempimento del rapporto contrattuale che abbiamo con i gestori delle mense scolastiche”, afferma il sindaco. “Lo scorso 12 giugno -la concessionaria ha inviato al Comune una serie di documenti su controlli, rapporti prova e accertamenti vati. La documentazione è stata analizzata dai nostri uffici e sono emerse alcune criticità rispetto agli alimenti somministrati. Criticità relative a prodotti lattiero caseari e, in particolare, una caciotta in cui c’era traccia di coliformi; le analisi in questione risalivano ad aprile. Inadempienze sono emerse anche sui controlli igienico sanitari”.
“Il Comune sta quindi predisponendo la documentazione necessaria per la risoluzione del contratto – aggiunge il sindaco – La risoluzione per inadempimento facoltizza la possibilità di esperire il cosiddetto ‘interpello’, cioè di valutare se l’impresa che si è classificata seconda nell’ambito della gara possa offrire lo stesso servizio a condizioni e costi analoghi. Questo – conclude il sindaco – consentirebbe di evitare una nuova gara, visti i tempi ristretti fino a ottobre”. I
Il primo cittadino annuncia inoltre che nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra tutte le parti interessate dalla vicenda, cioè l’amministrazione comunale, il comitato spontaneo di genitori e gli avvocati.