La zona è centralissima, tra l’area di risulta e piazza Santa Caterina da Siena, incrocio tra corso Vittorio Emanuele e via Quarto dei Mille. L’ora neanche troppo tarda, le 23:30, tant’è che i passanti non mancavano, tra le vie d’accesso al quartiere della movida e i tanti palazzi del circondario.
Senza curarsi dei presenti, un ragazzo di origini africane ha preso a gironzolare attorno alle rastrelliere per il posteggio delle bici, iniziando una sorta di sopralluogo per individuare la preda più facile. Il suo atteggiamento, però, ha insospettito un residente affacciato al balcone, che ha subito chiamato la polizia, fornendo la descrizione di quello che da lì a poco si sarebbe dimostrato un abile ladro.
Senza intervenire personalmente, per non vanificare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine, il residente ha impugnato il cellulare è ha ripreso tutta la scena, svelando una tecnica da vero specialista del furto delle due ruote. Anzi, di ruota e telaio separati.
Infatti, il ladro, dopo aver desistito dal furto di una prima bici – evidentemente ben legata – cambia rastrelliera e in 20 secondi scarsi smonta la ruota da una seconda bici. Una pausa per dare uno sguardo al telefono e dissimulare, poi porta via la ruota, mentre il resto della bici rimane legata con la catena. Due metri più a sinistra, da un altro stallo recupera un altro telaio, evidentemente sganciato in precedenza, lasciando legata solo la ruota anteriore. Poi riunisce i pezzi del “puzzle” e va via indisturbato, evitando di destare sospetti con una bici senza ruota.