Pescara, atterraggio d’emergenza in mare. Ma è solo un’esercitazione della Guardia Costiera FOTO

Alle ore 10.00 la torre di controllo dell’aeroporto di Pescara riceve una chiamata di emergenza da parte di un velivolo con 16 passeggeri a bordo: riscontrano un malfunzionamento al motore sinistro con problemi di pressurizzazione e chiedono l’autorizzazione ad un atterraggio d’emergenza in mare nelle acque prospicenti Pescara.

È questo il primo scenario ipotizzato dalla Guardia Costiera di Pescara con cui ha avuto inizio una complessa esercitazione in mare.

 

Le operazioni sono state coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto con la collaborazione dei mezzi navali ed dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dell’elicottero della Polizia di Stato, e del Servizio 118, unitamente ai volontari della Croce Rossa di Giulianova.

Alla prima emergenza è stato aggiunto un altro scenario per rendere ancora più articolata l’esercitazione, ovvero un conseguente inquinamento che ha richiesto l’intervento di un mezzo della ditta Castalia, appositamente equipaggiato e destinato al contenimento delle sostanze nocive attraverso l’impiego di panne galleggianti. In particolare sono stati posizionati in mare simulacri e figuranti volontari per rappresentare i naufraghi e per rendere realistiche le ricerche da parte dei mezzi impegnati.

Sono stati fatti intervenire anche il 1° Nucleo sommozzatori della Guardia Costiera, di stanza a San Benedetto del Tronto, per la ricerca dei dispersi ed il Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri per la ricerca ed il recupero della scatola nera del velivolo.
Contestualmente nel porto di Pescara, come succederebbe in una reale situazione d’emergenza, il 118 ha predisposto un Posto Mobile Avanzato, pronto ad accogliere i naufraghi recuperati ed a prestare loro le prime cure del caso.
Per regolare il traffico in entrata/uscita dal porto commerciale di Pescara si predisponeva una pattuglia di vigilanza esterna della Capitaneria, coordinata dal Nostromo.

“Esercitazioni come quella odierna, che ha visto coinvolti motovedette, velivoli e mezzi terrestri, con un grande dispiego di personale anche volontario, si inserisce nell’ambito della pianificazione delle attività addestrative operata ogni anno dal nostro personale e dai nostri mezzi navali ed aerei – spiegano dalla Guardia Costiera di Pescara – e sono finalizzate a coinvolgere gli altri Enti cooperanti chiamati ad intervenire, che si ringraziano per la preziosa collaborazione e la prontezza d’intervento, per implementare le procedure da mettere in atto nelle vere situazioni di emergenza, fronteggiando con prontezza la più ampia varietà possibile di eventi critici, nonché per affinare ulteriormente la sinergia tra gli operatori coinvolti nella gestione delle emergenze portuali”

 

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