Una situazione, aggravata da quanto previsto dall’articolo 203 del Decreto Legislativo di rilancio, che impone minimi contrattuali insostenibili per le compagnie aeree low-cost, rischiando di desertificare così tutti gli Aeroporti italiani minori, compreso quello abruzzese, accanto a Trieste, Bologna, Rimini, Ancona, Perugia, Pisa, Brindisi, Catania, Alghero, Bergamo Orio al Serio e Ciampino.
“Secondo quanto previsto – spiega il Presidente della Saga Enrico Paolini – tutti i vettori aerei e le imprese che operano ed impiegano personale sul territorio italiano e che sono assoggettate a relative concessioni ed autorizzazioni, a pena di revoca delle stesse, devono applicare ai propri dipendenti con base di servizio in Italia, trattamenti retributivi non inferiori a quelli minimi stabiliti dal CCN del settore, stipulato a livello nazionale. Questo, significa mettere in ginocchio tutti gli Aeroporti minori, caratterizzati da una forte presenza di compagnie aeree low-cost, Ryanair in primis”.
Il governatore regionale Marsilio, nel porre la questione all’attenzione della video Conferenza delle Regioni, ha ottenenuto un consenso quasi unanime da parte dei Presidenti e l’impegno del Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, per chiedere un incontro urgente al Ministro al fine di cambiare l’articolo.