Nello specifico i militari sono andati a casa della sorella più giovane, nel quartiere “Rancitelli” al fine di eseguire un provvedimento di sospensione provvisoria di misura alternativa e contestuale trasferimento in carcere emesso a suo carico dall’Ufficio di Sorveglianza di Pescara; la maggiore ha aperto la porta non immaginando di trovarsi di fronte i militari che, inizialmente, si sono quasi visti sbattere la porta in faccia. Ma la pronta reazione di uno di loro è riuscita a vincere la resistenza ed ha permesso l’accesso nell’appartamento.
La donna, che ormai non aveva potuto impedire l’ingresso, si è diretta velocemente verso la finestra della cucina ed ha tentato di disfarsi di un grosso involucro di carta che stringeva in mano, ma anche in questo caso i Carabinieri, prontamente, sono riusciti a bloccarla e recuperare 22 grammi di eroina e 2,5 grammi di cocaina.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire anche un bilancino elettronico di precisione nonché la somma in contanti di 1.175 euro, ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria le sorelle sono state tradotte presso la Casa Circondariale di Chieti, in attesa di udienza di convalida.