Si tratta di Vlad, classe 2009, proveniente da una cittadina al confine con la Romania, e di Mikhailo, classe 2006Accompagnato da una zia che parla italiano, Vlad ha indossato una maglietta da allenamento biancorossa e si è dilettato a dare qualche calcio al pallone, incoraggiato dagli istruttori.
Ora per lui ci saranno le visite mediche e poi inizierà l’esperienza con i 2009 del Delfino Curi Pescara: non per competere, ma per stare insieme ad altri bambini, divertirsi, ritrovare un briciolo di normalità e qualche sorriso. Vlad, che ama e pratica il karate, è arrivato a Pescara dalla zia senza i genitori e il fratello: i primi sono medici e hanno dovuto continuare a prestare servizio nell’ospedale cittadino, il secondo – maggiorenne – ha dovuto trasformarsi in un soldato, lasciando la vita conosciuta fino a qualche giorno fa. Oggi è stato accolto a scuola nella Secondaria di Primo grado di via Verrotti.
Prima di lui, era passato al campo San Marco Mikhailo, fisico imponente e a suo agio nella sede del club per una prima foto con la nuova maglia. Mikha, come vuole essere chiamato in modo amichevole, parla bene in inglese e ha già superato le visite mediche. Oggi inizierà ad allenarsi con l’Under 17.
Continuano ad arrivare adesioni e nelle prossime ore dovrebbero essere diversi i bambini pronti a cimentarsi con il calcio in maglia Delfino Curi. La società sta organizzando tutto nel minimo dettaglio: abbigliamento, scarpini, tesseramento e check up medico di rito.
La società ha trovato un partner d’eccezione per questa lodevole iniziativa il centro medico Medicina dello Sport del dottor De Feo, in via Tiburtina, che si è messo a totale disposizione per far svolgere le visite mediche d’idoneità sportiva ai bambini ucraini che stanno arrivando nella grande famiglia del Delfino Curi Pescara