Penne, presentata Smartponn: l’App che va alla scoperta della città antica

Questa mattina a Penne, nella sala consiliare del Comune, in un incontro organizzato dal liceo Mario dei Fiori-Luca da Penne, studenti e docenti dell’istituto hanno presentato il progetto SMARTPONN: un’applicazione in grado di ricostruire la Penne dei Rioni del 1600.

Un progetto che la dirigente Eleonora Dell’Oso e il docente coordinatore e ideatore, Graziano Fabrizi, hanno deciso di donare alle istituzioni locali per promuovere il territorio e il turismo. La APP potrebbe diventare a breve uno strumento di promozione turistica della cittadina in quanto si tratta di un servizio utile, libero e accessibile a tutti. All’incontro ha partecipato, tra gli altri, il presidente Antonio Di Marco, entusiasta dell’idea.

“Il progetto culturale – afferma Di Marco – è stato pensato innanzitutto per i turisti, ma sarà utile anche i cittadini tutti della provincia, che potranno utilizzare la mappa interattiva con i punti di interesse storico disseminati in città. Il progetto è stato interamente realizzato dai ragazzi della III A del liceo scientifico, coordinati dal Prof. Graziano Fabrizi. A loro e alla dirigente scolastica Eleonora Dell’oso vanno le mie congratulazione per aver saputo valorizzare le risorse interne in un progetto che ha un’applicazione concreta di grande impatto sul territorio.

Oltre che parlare di SMARTPONN, nell’incontro avuto nella sala consiliare del Comune è stato ricordato il premio nazionale “Angeli custodi della legalità”: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, indetto dal MIUR con la Fondazione Falcone e la Polizia di Stato, vinto dalla IV A del liceo scientifico. Il Premio, aggiudicato al Liceo di Penne come scuola vincitrice tra tutte le scuole di secondo grado italiane, è stato consegnato ad una delegazione della classe pennese nell’aula bunker di Palermo lo scorso 23 maggio, per mano della ministra Fedeli e del Presidente della camera Roberto Fico. Il progetto è relativo ad un’applicazione che permette, attraverso una scansione multimediale, di conoscere le storie delle vittime cadute in servizio. Fiori che possono essere colti e diffusi in qualsiasi luogo in cui si esponga il QR Code attraverso il quale si accede ad una pagina internet dedicata alle persone morte nell’esercizio del dovere, fondamentalmente a tutti gli uomini e le donne vittime della mafia.

“Una menzione particolare merita il prof. Graziano Fabrizi – conclude Di Marco – un giovane insegnante di storia dell’arte che porta avanti questi progetti sulla legalità con l’apporto della tecnologia. Un professore che riesce a coinvolgere i suoi allievi, riesce a motivarli e ad entusiasmarli, con risultati straordinari. Una comunità scolastica davvero eccezionale, come del resto lo sono tante altre istituzioni scolastiche della nostra provincia”.

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