“Abbiamo discusso con il primario e con i vertici della Asl su alcuni progetti già elaborati – ha spiegato l’assessore – che prevedono una diversa gestione degli accessi da pronto soccorso, oltre alla possibilità di assistere i pazienti non acuti al loro domicilio o coinvolgendo le residenze sanitarie assistite”.
L’assessore, che ha anche incontrato informalmente i rappresentanti sindacali della Asl, è tornata a porre l’accento sulla necessità di potenziare la rete territoriale. “E’ questa la vera sfida – ha rimarcato – perché non si può procedere alla riorganizzazione della rete ospedaliera, senza portare avanti contemporaneamente quella della rete territoriale. Proprio per questa ragione abbiamo previsto che i due tavoli tecnici lavorino sulla base delle stesse scadenze, così da sottoporre al tavolo di monitoraggio ministeriale una proposta complessiva concreta, praticabile e attuabile in tempi ragionevoli”