“Il veterinario in questione non ha negato le cure al cane per questioni economiche, ma per le minacce di morte susseguite alla presentazione del preventivo, come da obbligo di legge, e resasi necessaria anche a causa della complessità di intervento in pronto soccorso”. E’ la Confprofessioni Abruzzo a precisare quanto sarebbe accaduto sabato scorso in un ambulatorio veterinario a Montesilvano.
“Il proprietario dell’animale, che si è presentato allo studio intorno alle 22 di sabato scorso, pretendeva che il cane fosse curato senza pagare, perchè non aveva denaro. A quel punto il professionista, che collabora, ma non è titolare della struttura veterinaria, ha invitato il proprietario a tornare a casa per procurarsi almeno un importo sufficiente per il momento a coprire le spese, mentre lui nel frattempo avrebbe iniziato a preparare l’animale all’intervento di taglio cesareo e chiamato un collega per poterlo eseguire al meglio”.
“In tutta risposta”, conclude l’Organizzazione, “l’uomo avrebbe ribattuto che non aveva intenzione di pagare e iniziato a rivolgere delle minacce di morte al medico. Il professionista spaventato, a quel punto preoccupato anche per la sua incolumità, ha inviato l’uomo ad uscire ed è li che è scattata l’aggressione”.
“Di fronte al moltiplicarsi di tali episodi a carico di professionisti anche di altri settori, la Confprofessioni esprime solidarietà al professionista vittima della vile e immotivata aggressione e denuncia comunicazioni travisanti e potenzialmente pericolose da parte di alcuni che potrebbero spingere malintenzionati all’emulazione”.