Montesilvano, ennesima occupazione abusiva in via Rimini

Montesilvano. In via Rimini c’è stata l’ennesima occupazione abusiva di un appartamento: la denuncia arriva dal sindaco Ottavio De Martinis e dal consigliere comunale delegato alla Sicurezza Marco Forconi.

“L’indigenza non può più giustificare l’occupazione abusiva di un immobile – afferma il sindaco De Martinis – e non è una situazione idonea a integrare la scriminante dello stato di difficoltà, lo dice una delle ultime sentenze in materia, emessa della Seconda sezione penale della Corte di Cassazione che il 16 gennaio/7 febbraio 2020 con la n. 5195 si è pronunciata sull’occupazione abusiva degli immobili. Non lasceremo nessuno indietro, comprendo molto bene chi vive in uno stato di difficoltà, aggravato anche dall’emergenza sanitaria e come amministrazione comunale abbiamo dimostrato di poter fornire tutto il supporto necessario e abbiamo anche diverse soluzioni per chi è senza casa. Finalmente è uscita la graduatoria Erp del 2015 e stiamo per affidare gli alloggi di via Salieri, la commissione infatti si è riunita il primo luglio e a giorni uscirà la graduatoria definitiva. Più volte abbiamo sostenuto le spese per chi era senza casa e lavoro e rinnoviamo l’invito ad avere fiducia nelle istituzioni per evitare di commettere reati. Dalla Regione Abruzzo chiediamo invece un ulteriore inasprimento delle pene per velocizzare le procedure di sfratto e decadenza”.

“In via Rimini e in altre città limitrofe stiamo assistendo ad una serie di occupazioni violente all’interno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica – spiega il consigliere Forconi – , a causa della normativa appena approvata dal governo Conte. Nel Cura Italia, il blocco degli sfratti è stato prorogato al 31 dicembre, in precedenza era stato prolungato al primo luglio e al primo settembre. Noi siamo d’accordo sul rinvio, ma solo per gli inquilini che si trovano in stato di morosità e non per quelli che hanno occupato in maniera violenta e non solo gli alloggi. La procedura per lo sfratto non si è bloccata ma è solo rimandata, così come le decadenze per le persone sorprese all’interno degli appartamenti a compiere reati di vario genere. In accordo con il sindaco De Martinis chiediamo un tavolo provinciale con il prefetto, il procuratore e con il comandante provinciale dei carabinieri. L’unica cosa da fare è il sequestro degli alloggi, questo è un atto concreto per scongiurare le occupazioni. A breve in via Rimini sono previsti degli sgomberi per assenza di agibilità degli appartamenti occupati. Rivolgo un appello anche all’Aca, affinché non eroghi il servizio idrico all’interno degli appartamenti occupati o murati in attesa di assegnazione. Ricordo all’Aca che l’art. 36 bis comma 2 della legge 1996 è molto chiaro e non lo permette. Ho scritto da tempo all’Azienda comprensoriale acquedottistica per la sospensione del servizio, ma finora le mie richieste sono state disattese”.

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