Montesilvano. “Il Convitto di un Istituto Alberghiero come l’Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, che conta una popolazione scolastica di circa 1.800 unità, tra cui un centinaio di studenti fuori sede, non è un dormitorio. Credo che si giochi su questo equivoco di fondo, non capisco se voluto o meno, il dibattito che si sta cercando di riaprire sul destino della prestigiosa struttura situata sul lungomare di Montesilvano, un dibattito che, a lavori già cominciati su un progetto chiaro e già approvato e finanziato, ci fa oggi correre un unico rischio: l’ennesimo blocco delle opere e altri anni di abbandono di una struttura storica e strategica”.
Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, Alessandra Di Pietro, intervenendo nel dibattito sul futuro della Stella Maris di Montesilvano, dopo che il sindaco Maragno, ieri, ha accantonato la proposta dell’ex presidente della Provincia di un convitto studentesco nella storica colonia fascista sul lungomare.
“Ma soprattutto – ha sottolineato in una nota la preside – crea un clima di incertezza istituzionale che non fa bene né alla scuola, né tantomeno alle amministrazioni coinvolte. Credo sia necessaria un’operazione chiarezza e, per tale ragione, a nome di tutta la comunità scolastica che rappresento in qualità di Dirigente, chiedo al Presidente della Provincia Zaffiri la convocazione urgente di una Conferenza dei servizi tecnica che veda la presenza di Provincia, Regione, Comune di Montesilvano e dell’impresa per fare il punto sulle opere in corso, riportando il dibattito nella sua naturale sede istituzionale”.
“Non nascondo – ha proseguito – lo sconcerto provato dinanzi alle parole del sindaco di Montesilvano Maragno parlando della destinazione attribuita ormai mesi e mesi fa alla Stella Maris, con una delibera e un progetto approvato, in parte finanziato e a lavori già partiti, tanto che è stato anche effettuato il collaudo del primo lotto di opere. Quando la Provincia ha deciso di assegnare all’Istituto Alberghiero l’edificio, per ospitarvi il convitto, non è stato certo per trasformare quel manufatto in un dormitorio per senzatetto, come oggi sembrerebbe emergere dalla nota del sindaco Maragno al quale consegneremo con piacere il progetto”. Secondo la dirigente Di Pietro “il convitto del ‘De Cecco’ ha l’obiettivo di divenire un Polo culturale di riferimento di rilevanza regionale, un punto non solo per dare ospitalità ai nostri studenti fuorisede, abbattendo i costi a carico delle casse pubbliche per l’utilizzo di alberghi, ma anche e soprattutto per creare un punto di attrazione che, grazie alla rinnovata disponibilità di spazi adeguati e riqualificati, consentirebbe la realizzazione di veri e propri eventi a tema e non, con enormi potenzialità di accoglienza e di sviluppo anche turistico”.