Montesilvano. La stagione balneare 2019 di Montesilvano inizia nel segno dell’eccellenza. Dal 2015 al 2018, infatti, i 4 punti di prelievo per le acque di balneazione, che si trovano a 100 metri a sud della foce del Fiume Saline, nella zona antistante via Leopardi, in quella antistante via Bradano e nell’area della Foce di Fosso Mazzocco, sono risultati tutti eccellenti. E’ quanto riportato nella determinazione di approvazione della classificazione delle acque di balneazione della costa abruzzese.
«Montesilvano – spiega l’assessore al turismo – vanta un mare dalla qualità eccellente come dicono chiaramente i dati dell’Arta, l’unico ente preposto al campionamento ufficiale sulla balneabilità. Insieme ai Comuni di Fossacesia e Tortoreto, siamo fiore all’occhiello per quanto riguarda la qualità del nostro mare su tutta la costa. Questo elemento è una energetica iniezione di fiducia per la città e soprattutto per gli operatori turistici ad affrontare la stagione estiva con entusiasmo e sempre più attenzione a migliorare i già efficienti servizi a disposizione dei villeggianti».
I criteri per la classificazione delle acque di balneazione determinano 4 diversi livelli: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Solo dove viene rilevata una classe di qualità scarsa, vige l’obbligo di disporre il divieto di balneazione, con apposita ordinanza sindacale.
«I risultati di eccellenza sono frutto di un attento lavoro di monitoraggio ambientale che abbiamo messo in atto in questi anni avvalendoci anche del prezioso contributo – spiega ancora l’assessore – dell’associazione Nuovo Saline con cui abbiamo stipulato una convenzione proprio volta sia alla tutela ambientale che alle attività didattiche per le scuole».
«Le analisi che eseguiamo parallelamente all’Arta – spiega Gianluca Milillo, responsabile dello staff tecnico della Nuovo Saline Onlus – sia sul fiume che sul tratto marino costiero sono corrispondenti in termini di risultati a quelle ufficiali. I dati ci dimostrano un miglioramento graduale e costante sia dal punto di vista microbiologico, che rappresentava l’aspetto più danneggiato del fiume e del tratto della foce, sia di quello chimico. Ciò è attribuibile a 3 fattori: il ripristino della funzionalità del depuratore, la chiusura di scarichi abusivi soprattutto sulla sponda nord di Città Sant’Angelo, individuati anche grazie alla nostra azione di monitoraggio e infine, la diminuzione della quantità di rifiuti gettata sul fiume. Abbiamo eseguito delle analisi – continua Milillo – anche su bioindicatori, a cominciare dalla fauna entomologia bentonica, cioè gli insetti che vivono sul fondo del fiume che sono più sensibili all’inquinamento. Notando un aumento di queste specie, abbiamo potuto verificare che la condizione di salute del fiume, e parallelamente del mare, è migliorata. Grazie a un progetto didattico con le scuole primarie, lo stesso tipo di analisi è stato esteso anche ai molluschi filtratori, che raccolgono maggiormente le sostanze inquinanti. Anche in questo caso abbiamo notato un miglioramento sensibile rispetto agli standard degli anni passati. Alla luce di tali elementi e considerato che la corrente adriatica notoriamente va da nord verso sud, quindi la ricaduta di ciò che avviene sul fiume dovrebbe andare proprio sulle acque di Montesilvano, se la qualità è eccellente, significa che gli effetti del fiume sul mare sono stati fortemente mitigati negli ultimi anni.
Questo miglioramento diventa ancor più significativo alla luce dell’aumento delle temperature relative che incide sull’inquinamento microbiologico. Tali parametri dimostrano che l’azione messa in campo fino ad oggi è quella giusta e vanno utilizzati per una pianificazione più estesa e a lungo termine».