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Cronaca Pescara

Montesilvano, 5 progetti dagli aspiranti architetti per ripensare il territorio

Montesilvano.Ripensare il suolo e le piste ciclopedonali, come elemento di riqualificazione urbana e per dare una risposta agli eventi alluvionali che sempre più spesso colpiscono Montesilvano.

Questo il fil rouge del laboratorio curato dal professor Antonio Clemente, nell’ambito del corso di Urbanistica alla facoltà di Architettura di Pescara. Oltre 50 aspiranti architetti, suddivisi in gruppi, hanno lavorato sul territorio di Montesilvano, predisponendo progetti incentrati sulla slow mobility.

I progetti sono stati elaborati su 5 aree del territorio cittadino: l’area di palazzo Baldoni, con il parco Giovanni Paolo II, l’area di piazza Diaz, con un focus lungo via Roma, la zona della stazione ferroviaria, quella di corso Strasburgo e via Spagna e per finire l’area che gli studenti hanno chiamato parco Emiciclo, a ridosso del lungomare.

Per ciascuna area sono state pensate piste ciclopedonali, spazi dediti al bike sharing, parcheggi di scambio, zone pedonali e aree verdi, nell’ottica di un unico grande corridoio, che giunga da palazzo Baldoni fino al lungomare, tutto riservato alla mobilità slow. In ciascuna area sono state anche prese in esame le problematiche legate agli allagamenti, fornendo soluzioni alternative come ad esempio gli Stormwater Tree o delle vasche di laminazione anti allagamento.

«Negli ultimi anni a Montesilvano sono aumentati gli allagamenti urbani derivanti dagli eventi atmosferici estremi –  ha sottolineato il prof. Clemente -. È una constatazione che apre a nuovi scenari di progetto: la rete ciclabile deve essere considerata non soltanto come un’infrastruttura per la slow mobility ma anche come un’attrezzatura urbana in grado di contribuire al trattamento e alle gestione delle acque meteoriche. È una sfida che se ben impostata può essere di grande giovamento non solo per i ciclisti ma per l’intera città».

«Crediamo che il connubio Comune –  facoltà di Architettura sia sicuramente vincente –  sottolinea il sindaco Francesco Maragno –  perché nelle università c’è una ricchezza di menti giovani che mettono a disposizione le proprie capacità. Vogliamo continuare ad alimentare questa sinergia che abbiamo avviato con un protocollo sottoscritto ad aprile 2016, perché Montesilvano ha bisogno della creatività e la freschezza di questi giovani. Gli spunti elaborati dagli studenti potranno essere una ottima base per possibili future progettazioni di riqualificazione del territorio nell’ottica del potenziamento delle reti ciclabili e della dotazione sul territorio  di impianti di regimentazione delle acque meteoriche».

I progetti sono stati illustrati dagli studenti al sindaco, alla presenza, oltre che del professor Clemente, dei docenti Matteo Di Venosa, Domenico Potenza, Paolo Chiavaroli, Giulio Girasante e Paride Taurino.

I corsisti:

Alessandro Antinarella, Niki Bariraki, Giulia Biancadoro, Alina Buriac, Francesca Cafagna, Claudia Candio, Chiara Cialfi, Roberta Colucci, Giulia Como, Marianna Damiano, Domenico De Filippis, Sergio De Giorgi, Alberto De Virgiliis, Angelo Di Cataldo, Mario Di Gregorio, Alfredo Di Pompo, Luisa Facciolini, Alessio Fiumeri, Alessandra Galante, Sara Giancola, Valentina Gismondi, Ilaria Mariotti, Francesca Leo, Stella Lolli, Francesca Lucente, Arianna Mancini, Marianna Mancini, Enrica Marcucci, Martina Marollo, Diane Monaco, Giorgio Pio Morganella, Cristian Orsino, Giulia Pagliara, Emanuela Palazzo, Giulia Pasetti, Elena Perrone, Luciana Pillo, Michele Rizzo, Francesca Romilio, Alessandra Rossi, Martina Ruggieri, Matteo Sabetta, Federica Sabia, Lorena Santoianni, Federica M. Saponaro, Marica Sciandra, Gaetano Spallone, Mattia Spina, Giorgia Tatananni, Simona Tolli, Michele Tota, Sara Venditti, Ilenia Volpe.