Manoppello, bando servizi legali del Comune: “C’è lo zampino del Sindaco”

“Con la giunta De Luca siamo tornati nel Medioevo”. Esordiscono così le consigliere comunali del Gruppo “Manoppello L’Alternativa”, in merito all’affidamento dei servizi legali del Comune all’Avvocato Maurizio Sante Minichilli.

 

“Alla faccia della trasparenza e della legalità, senza alcun tipo di selezione o bando, sono stati affidati i servizi legali all’avvocato Minichilli, il quale, che fosse uomo di fiducia del sindaco è cosa nota: è l’unico professionista ad aver avuto incarichi legali nell’ultimo anno, 11 per la precisione, tra cui uno strano affidamento postumo, la cui legittimità sarà accertata nelle sedi opportune, assegnatogli dal responsabile dell’Ufficio di Piano del Comune di Manoppello”, aggiungono le consigliere.

Lo scorso 19 gennaio, sul sito del Comune di Monoppello, sarebbe stato pubblicato un avviso pubblico rivolto agli avvocati, per partecipare ad una procedura negoziata per l’affidamento dei servizi legali della durata di due anni e un importo a base d’asta di 45.000 euro.

“Il bando”, aggiunge il gruppo consigliare, “oltre a non essere stato affatto diffuso, nonostante la giunta sia sempre molto prodiga nel diffondere ciò che fa anche sui canali social; aveva criteri molto selettivi. Infatti, oltre al voto di laurea, si richiedeva un’esperienza decennale in proprio, incarichi di patrocinio in favore di enti pubblici (e sappiamo bene come si scelgono gli avvocati nelle pubbliche amministrazioni!), e addirittura l’iscrizione all’Albo da almeno 15 anni, tagliando fuori, così, molti validi professionisti solo per una questione anagrafica”.

“In più, erano solo 10 i giorni per presentare la candidatura. Nonostante tutto ciò e la scarsa pubblicità, ben otto professionisti
hanno presentato la propria manifestazione di interesse. L’illusione di una regolare procedura di gara è però durata poco, come il miraggio degli ingenui avvocati che avevano sperato di vedersi aggiudicare il servizio legale del Comune di Manoppello”.

“Il nostro deus ex machina, nonché sindaco, ci ha messo lo zampino e ha decretato, senza tanti convenevoli, che non era così che doveva andare: scaduto il termine di presentazione delle domande, anziché l’aggiudicazione da parte della Stazione Appaltante, è arrivato lo stop della Giunta Comunale che ha sospeso la procedura di affidamento “al fine di ampliare la platea dei soggetti potenzialmente interessati”. Motivazioni condivisibili se la volontà fosse stata davvero quella di “procedere ad una modifica ed estensione dei requisiti di partecipazione”, come dichiarato in delibera: la Giunta avrebbe dovuto stabilire i nuovi requisiti e procedere alla riapertura del bando per raccogliere nuove manifestazioni di interesse”.

“Invece la procedura”, sottolineano, “è stata bloccata perché con otto competitor si rischiava di affidare il servizio a qualcuno che non rientrava nelle simpatie dell’Amministrazione. Con un colpo di spugna, la Giunta ha quindi cancellato tutto quanto
già fatto ed ha proceduto ad affidare l’incarico direttamente ad uno degli otto candidati: appunto, l’avvocato Maurizio Sante Minichilli. Ma bisogna fare i conti ora con la normativa sui contratti pubblici e con l’ANAC, che non consentono gli incarichi fiduciari, quelli che tanto piacciono a questa Amministrazione”.

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