Lettomanoppello. Sul territorio di Lettomanoppello ha sede un importante sito legato al culto di San Michele Arcangelo, databile al VII secolo d.C., un importante luogo storico e dalla forte spiritualità.
Documenti d’archivio, infatti, riportano notizie sulla devozione che la comunità lettese ha tributato all’Arcangelo con una processione che l’8 maggio di ogni anno, muoveva a piedi dal paese fino alla grotta dov’è tuttora collocata la statua del Santo. Sulla sponda lettese del torrente Sant’Angelo, un ampio riparo naturale sotto roccia custodisce la statua di San Michele, copia dell’originale che fu rubata e poi recuperata dai Carabinieri, ora conservata presso il Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara.
Vicino alla grotta sono stati rintracciati segni connessi ad un’attività cultuale risalenti al periodo Paleolitico. La venerazione tributata a San Michele Arcangelo è tra gli aspetti più interessanti della devozione popolare in territorio lettese.
In paese attorno alla figura dell’Arcangelo si addensano alcune credenze popolari che si originano proprio in ragione della natura angelica di San Michele: nessuna chiesa o abbazia, infatti, avrebbe mai potuto vantare di conservare reliquie corporali dell’Arcangelo e la sua grande venerazione, già a partire dal primo Medioevo, fu perciò messa in relazione ad apparizioni e altri eventi prodigiosi quali segni tangibili della sua presenza. In merito, ricordiamo la leggenda delle “impronte” lasciate dal Santo sulla roccia, oppure delle stoffe che, appartenute al santo, sarebbero state visibili nella grotta.
L’amministrazione comunale vorrebbe ora riproporre l’antica processione dell’8 maggio in onore di San Michele, sia per la riscoperta delle tradizioni e dell’identità lettese, sia per la valorizzazione della Grotta Sant’Angelo, come dichiarato dall’Assessore al Turismo di Lettomanoppello, Arianna Barbetta: “La Grotta di San Michele Arcangelo merita di essere conosciuta per le sue tante particolarità. È una delle tappe del Cammino di Celestino del Parco Nazionale della Maiella e uno dei siti promossi dall’Associazione Nazionale Città delle Grotte, inoltre è stato inserito da poco nel progetto “I Luoghi Sacri dell’Arcangelo Michele” del Centro Culturale Studi Storici” .
“Si trova – ha continuato l’Assessore Arianna Barbetta – alla fine di un percorso naturalistico dove si incontrano capanne in pietra a secco, sorgenti e per chi ha occhio, facendo un po’ di attenzione, anche una storica cava degli scalpellini locali dove estraevano a mano la pietra. Il luogo perfetto da visitare per chi ama camminare nella natura, tra cultura, storia e tradizioni.”
“Il culto di San Michele Arcangelo – ha concluso Simone D’Alfonso, sindaco di Lettomanoppello – è rilevante per i Lettesi, ma anche per i turisti che tutti i weekend arrivano alla grotta e rimangono affascinati dalla particolarità di questo sito di esclusiva bellezza”.