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Il parco Lavino di Scafa “sventrato” dalle ruspe: la denuncia delle associazioni-FOTO

Scafa. “Le ruspe stanno letteralmente sventrando il fiume Lavino all’interno dell’omonimo Parco territoriale attrezzato, un’area protetta della Regione Abruzzo”.

A denunciare quanto accade a Scafa sono la delegazione Abruzzo della Lipu, la Stazione Ornitologica Abruzzese, il Forum H2O  e Altura – associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti, che parlando di “piste, sbancamenti di sponde, alveo sconvolto, lavori, con rimozione massiva di vegetazione spondale, eseguiti in pieno periodo riproduttivo della fauna”.

“Davanti a queste immagini viene da chiederci cosa si intenda esattamente per area protetta in questo paese e nella Regione Abruzzo in particolare”, dichiara Stefano Allavena, vicepresidente nazionale della LIPU, “Possibile che in una zona così importante paesaggisticamente e naturalisticamente non si possa operare, se proprio necessario, con interventi di bioingegneria naturalistica utilizzati ormai in tutto il mondo, come peraltro obbligatoriamente previsto dalla Legge regionale abruzzese sulle aree protette fin dal 1996. Se proprio necessario, perché in un’area protetta un fiume dovrebbe avere modo di modificare il suo corso naturalmente. Ciò detto, è incredibile che i lavori vengano svolti quando gli uccelli stanno nidificando in aperta violazione della Direttiva comunitaria 147/2009 che obbliga gli stati a salvaguardare i nidi degli uccelli. E’ desolante che questa indicazione non sia seguita all’interno di un sito protetto”.

Le associazioni, inoltre, sottolinea alcuni aspetti normativi: “Il progetto prevedeva di operare in periodo di magra del fiume che certo non è quello di marzo-aprile, periodo di scioglimento della neve. Inoltre notiamo che l’intervento Masterplan, che comprende anche la realizzazione di piste ciclabili all’interno del Parco della Maiella, è stato sottoposto a Valutazione di Incidenza Ambientale appunto per gli aspetti relativi a SIC e ZPS. L’intervento in questione sul fiume ed esterno ai siti Natura2000 della Maiella, però, rientra tra quelli per i quali è obbligatoria la procedura di Verifica di Assoggettabilità a V.I.A. su tutto il territorio nazionale. Sul sito della Regione non siamo riusciti a trovare alcunché: la procedura è stata espletata?”.

Per queste ragioni le associazioni hanno inviato una dettagliata nota agli enti competenti.