I sindacati lanciano l’allarme sulla privatizzazione dei servizi all’Aeroporto di Pescara

Pescara. Le Organizzazioni Sindacali dei trasporti – Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, sollecitato la Regione Abruzzo, proprietaria per la quasi totalità del capitale sociale della Saga, a confrontarsi con le parti sociali rispetto a “una serie di problematiche urgenti sulle quali la Società ed il Presidente Catone non sono stati ancora in grado di dare risposte esaustive”.

“L’impegno assunto sui tavoli di confronto con le scriventi per una valutazione congiunta del fattore lavoro nell’ambito del nuovo Piano Industriale della Saga, ad oggi è rimasto solo sulla carta”, affermano i sindacati in una nota, riferendosi “prioritariamente alla dichiarata volontà di esternalizzare le attività di Handling, riscontrabile peraltro dalla decisione assunta lo scorso 29 dicembre dal Consiglio di Amministrazione della Saga e con la quale si è deciso di prevedere un avviso esplorativo per verificare la presenza di imprenditori privati esterni interessati ad esercitare quelle attività di supporto all’utenza che rappresentano anche il front office dell’aeroporto con i viaggiatori e con i turisti. Una decisione che è stata altresì ufficializzata e ribadita dallo stesso Presidente Vittorio Catone con una nota formale indirizzata alle Organizzazioni Sindacali lo scorso 23 gennaio 2023”.

“A questo si aggiunga il mancato confronto sui carichi di lavoro del personale di rampa, altro tema per il quale si era convenuto una analisi di dettaglio con il coinvolgimento dell’unico Ente ad oggi deputato a certificare la congruità della forza lavoro in termini quantitativi e qualitativi, ovvero l’ENAC”, incalzano le sigle sindacali, che ribadiscono “la necessità di un approccio concertativo per la stesura di un serio Piano industriale, all’interno del quale il fattore lavoro assume un ruolo determinante per un aeroporto classificato di interesse nazionale e strategico per il centro Italia”.

“Lo scalo aeroportuale abruzzese è una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio e la natura pubblica della sua gestione è propedeutica al raggiungimento dei risultati attesi”, concludono i sindacati.

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